Le richieste dei consumatori sono sempre più orientate verso alimenti di elevata qualità, con l’aspettativa che tale livello si mantenga dal momento dell’acquisto fino a quello del consumo. Questo non solo per garantire l’imprescindibile sicurezza dell’alimento, ma anche per minimizzare i cambiamenti indesiderati sotto il profilo sensoriale e nutrizionale. L’espressione inglese “shelf-life”, semplicemente tradotta con “vita di scaffale”, al di là del significato letterale, indica la durabilità di un prodotto in determinate condizioni di conservazione, ed è il tempo limite entro il quale il progredire di singoli eventi reattivi determina modificazioni che sono, tuttavia, impercettibili sul piano sensoriale, o comunque ancora accettabili per la sicurezza d’impiego di un alimento. L’interesse degli studi di shelf-life da parte di realtà produttive è dovuto all’opportunità di ottenere misure di razionalizzazione e ottimizzazione del packaging, del processo, della logistica, oltre l’oggettiva definizione di durabilità legale (data di scadenza o termine minimo di conservazione di un prodotto confezionato). È importante, pertanto, che i produttori abbiano a disposizione dati e strumenti per prevedere il tempo massimo di conservazione, in relazione a determinate condizioni di stoccaggio.
Mastrocinque, R., Roda, A., Lambri, M., Cioccolato italiano - Analisi dei fattori che ne influenzano la shelf-life., <<MACCHINE ALIMENTARI>>, 2013; 2013 (Settembre): 36-39 [http://hdl.handle.net/10807/50192]
Cioccolato italiano - Analisi dei fattori che ne influenzano la shelf-life.
Roda, Arianna;Lambri, Milena
2013
Abstract
Le richieste dei consumatori sono sempre più orientate verso alimenti di elevata qualità, con l’aspettativa che tale livello si mantenga dal momento dell’acquisto fino a quello del consumo. Questo non solo per garantire l’imprescindibile sicurezza dell’alimento, ma anche per minimizzare i cambiamenti indesiderati sotto il profilo sensoriale e nutrizionale. L’espressione inglese “shelf-life”, semplicemente tradotta con “vita di scaffale”, al di là del significato letterale, indica la durabilità di un prodotto in determinate condizioni di conservazione, ed è il tempo limite entro il quale il progredire di singoli eventi reattivi determina modificazioni che sono, tuttavia, impercettibili sul piano sensoriale, o comunque ancora accettabili per la sicurezza d’impiego di un alimento. L’interesse degli studi di shelf-life da parte di realtà produttive è dovuto all’opportunità di ottenere misure di razionalizzazione e ottimizzazione del packaging, del processo, della logistica, oltre l’oggettiva definizione di durabilità legale (data di scadenza o termine minimo di conservazione di un prodotto confezionato). È importante, pertanto, che i produttori abbiano a disposizione dati e strumenti per prevedere il tempo massimo di conservazione, in relazione a determinate condizioni di stoccaggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.