Come evidenziato dalla letteratura le reti sono un importante strumento per lo sviluppo imprese (Snehota, 2008), soprattutto per le PMI. Le forme di aggregazione tra le imprese sono plurime e tra queste riscontriamo i clusters, gli ecosystems, le strategic nets (Möller and Halinen, 2017) e i network (Håkansson et al., 2009). Le diverse forme di rete possono differenziarsi per la loro estensione geografica (ridotta nei cluster o cross sectoral network), possono richiedere impegni da parte dei membri o possono prevedere forme più partecipative di collaborazione. In generale, a reti più strutturate (Matapoulos et al. 2005) corrisponde una maggior definizione dei partner, degli obiettivi, dei valori. Infatti, le strategic nets, a differenza dei network (Möller and Halinen, 2017) sono caratterizzate da un approccio top down ed è presente una lead organization che supporta i processi e l’esecuzione delle attività. I consorzi, inoltre, sono aggregazioni che permettono ad imprese simili di cooperare usufruendo di alcuni benefici (incremento della conoscenza, innovatività, servizi di supporto) a prezzi calmierati (Rapaccini et al. 2019). Come avviene per l’impresa, anche la rete può essere analizzata considerando il ciclo di vita. Santos e Baptista (2021) hanno mostrato come alcuni autori abbiano individuato in media dalle 4 alle 7 fasi, suddividendo pertanto la vita di una rete in stadi di preparazione, di creazione, sviluppo, consolidamento, stagnazione e declino. Ogni modello teorico ha utilizzato approcci differenti analizzando la vita di una rete secondo un ciclo biologico o focalizzandosi sull’evoluzione delle relazioni tra gli attori nel tempo: su questo tema alcuni contributi si sono più concentrati su aspetti di negoziazione tra i partner selezionati (Ring e Van de Ven 1994) nella combinazione delle risorse, altri sull’importanza della creazione di ingaggio e fiducia tra gli attori (Spekman et al. 1998; Zineldin 2002) attraverso processi di adattamento reciproco (Håkansson and Snehota, 1995) per la co-creazione di valore (Eikebrokk et al., 2021). In particolar modo, le strategic nets, a differenza dei network, sono spesso caratterizzate da un vincolo temporale determinato dal raggiungimento dell’obiettivo: sebbene quindi esse possano avere fasi “dormienti” o “bloccate”, il loro ciclo di vita si caratterizza spesso dallo scioglimento dell’alleanza (Tunisini, 2017). Precedenti contributi hanno analizzato l’intero ciclo di vita delle reti soffermandosi poco sulle fasi iniziali: la ricerca vuole pertanto identificare i driver che portano alla formazione della rete e verificare se gli stessi possano supportare anche la crescita e il mantenimento di questa forma di collaborazione strategica.

Cantu', C. L., La Rocca, A., Lucarno, M., I driver per le fasi di starting up e di mantenimento di una rete, Abstract de <<XX SIM Conference>>, (Firenze, 20-21 October 2023 ), SIM Conference, Firenze 2023: 1-4 [https://hdl.handle.net/10807/259775]

I driver per le fasi di starting up e di mantenimento di una rete

Cantu', Chiara Luisa;La Rocca, Antonella;Lucarno, Martina
2023

Abstract

Come evidenziato dalla letteratura le reti sono un importante strumento per lo sviluppo imprese (Snehota, 2008), soprattutto per le PMI. Le forme di aggregazione tra le imprese sono plurime e tra queste riscontriamo i clusters, gli ecosystems, le strategic nets (Möller and Halinen, 2017) e i network (Håkansson et al., 2009). Le diverse forme di rete possono differenziarsi per la loro estensione geografica (ridotta nei cluster o cross sectoral network), possono richiedere impegni da parte dei membri o possono prevedere forme più partecipative di collaborazione. In generale, a reti più strutturate (Matapoulos et al. 2005) corrisponde una maggior definizione dei partner, degli obiettivi, dei valori. Infatti, le strategic nets, a differenza dei network (Möller and Halinen, 2017) sono caratterizzate da un approccio top down ed è presente una lead organization che supporta i processi e l’esecuzione delle attività. I consorzi, inoltre, sono aggregazioni che permettono ad imprese simili di cooperare usufruendo di alcuni benefici (incremento della conoscenza, innovatività, servizi di supporto) a prezzi calmierati (Rapaccini et al. 2019). Come avviene per l’impresa, anche la rete può essere analizzata considerando il ciclo di vita. Santos e Baptista (2021) hanno mostrato come alcuni autori abbiano individuato in media dalle 4 alle 7 fasi, suddividendo pertanto la vita di una rete in stadi di preparazione, di creazione, sviluppo, consolidamento, stagnazione e declino. Ogni modello teorico ha utilizzato approcci differenti analizzando la vita di una rete secondo un ciclo biologico o focalizzandosi sull’evoluzione delle relazioni tra gli attori nel tempo: su questo tema alcuni contributi si sono più concentrati su aspetti di negoziazione tra i partner selezionati (Ring e Van de Ven 1994) nella combinazione delle risorse, altri sull’importanza della creazione di ingaggio e fiducia tra gli attori (Spekman et al. 1998; Zineldin 2002) attraverso processi di adattamento reciproco (Håkansson and Snehota, 1995) per la co-creazione di valore (Eikebrokk et al., 2021). In particolar modo, le strategic nets, a differenza dei network, sono spesso caratterizzate da un vincolo temporale determinato dal raggiungimento dell’obiettivo: sebbene quindi esse possano avere fasi “dormienti” o “bloccate”, il loro ciclo di vita si caratterizza spesso dallo scioglimento dell’alleanza (Tunisini, 2017). Precedenti contributi hanno analizzato l’intero ciclo di vita delle reti soffermandosi poco sulle fasi iniziali: la ricerca vuole pertanto identificare i driver che portano alla formazione della rete e verificare se gli stessi possano supportare anche la crescita e il mantenimento di questa forma di collaborazione strategica.
2023
Italiano
Atti del convegno
XX SIM Conference
Firenze
20-ott-2023
21-ott-2023
NA
SIM Conference
Cantu', C. L., La Rocca, A., Lucarno, M., I driver per le fasi di starting up e di mantenimento di una rete, Abstract de <<XX SIM Conference>>, (Firenze, 20-21 October 2023 ), SIM Conference, Firenze 2023: 1-4 [https://hdl.handle.net/10807/259775]
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