Nelle nostre scuole primarie si fa poca educazione motoria e questo è un fatto ormai risaputo che emerge dall’opinione pubblica, dal mondo sportivo, dalle associazioni di categoria degli insegnanti di educazione fisica e dallo stesso sistema scolastico. I motivi di questa situazione vengono ricondotti alla carenza di ambienti e strutture sportive presenti sul territorio e fruibili in orario scolastico e anche alla mancanza di preparazione e di competenze sul movimento da parte dei maestri. Permettetemi però di aggiungere a queste quella che ritengo essere la causa più determinante ovvero la mancanza diffusa di “cultura motoria” nei dirigenti scolastici, negli insegnanti e nei genitori probabilmente ancora convinti che l’educazione motoria non sia del tutto indispensabile e serva da momento di scarico o di ricreazione. Oggi possiamo dimostrare che non è così; dalle neuroscienze e dagli altri contesti scientifici arrivano indicazioni e suggerimenti tutti orientati alla valorizzazione delle attività motorie nel periodo 6-11 anni.
Casolo, F., Educazione Motoria e Scuola Primaria, <<FORMAZIONE & INSEGNAMENTO>>, 2019; 2019/3 (3): 7-11 [http://hdl.handle.net/10807/145617]
Educazione Motoria e Scuola Primaria
Casolo, Francesco
Primo
2019
Abstract
Nelle nostre scuole primarie si fa poca educazione motoria e questo è un fatto ormai risaputo che emerge dall’opinione pubblica, dal mondo sportivo, dalle associazioni di categoria degli insegnanti di educazione fisica e dallo stesso sistema scolastico. I motivi di questa situazione vengono ricondotti alla carenza di ambienti e strutture sportive presenti sul territorio e fruibili in orario scolastico e anche alla mancanza di preparazione e di competenze sul movimento da parte dei maestri. Permettetemi però di aggiungere a queste quella che ritengo essere la causa più determinante ovvero la mancanza diffusa di “cultura motoria” nei dirigenti scolastici, negli insegnanti e nei genitori probabilmente ancora convinti che l’educazione motoria non sia del tutto indispensabile e serva da momento di scarico o di ricreazione. Oggi possiamo dimostrare che non è così; dalle neuroscienze e dagli altri contesti scientifici arrivano indicazioni e suggerimenti tutti orientati alla valorizzazione delle attività motorie nel periodo 6-11 anni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.