Il trattamento dei suoli degradati mediante il processo di ricostituzione (brevettato dalla società mcm Ecosistemi) sottopone a delle lavorazioni meccaniche di disgregazione e riaggregazione le matrici terrose utilizzando materiali aggiuntivi di natura minerale ed organica. Questa pedotecnica, che agisce sulla struttura e sulla composizione del suolo, comporta delle modifiche sulle proprietà fisiche agendo sulla struttura e sullo stato di aggregazione dei suoli. Tali modifiche, dovute principalmente all’incremento di sostanza organica, sono anche da associare alla stabilità della stessa e alla sua redistribuzione all’interno della frazione minerale del suolo, ciò avviene durante la riaggregazione meccanica. Struttura, stato di aggregazione, capacità di ritenzione idrica, sono alcune delle proprietà fisiche di un suolo, che, descrivendo le caratteristiche meccaniche e idrauliche dello strato esplorato dalle radici, ne determinano la sua qualità fisica. Il mantenimento della qualità fisica di un suolo, il suo miglioramento, risultano particolarmente importanti in relazione all’aumentare del fenomeno del degrado del suolo. Il degrado e la desertificazione sono dovuti ad un peggioramento delle qualità chimiche e fisiche dei suoli, che, in tale modo, perdono le loro funzioni all’interno dell’ecosistema di cui fanno. La lotta contro il degrado del suolo e le strategie per il ripristino di aree degradate sono oggi le tematiche più importanti tra quelle finanziate dai progetti di ricerca. Il progetto New Life, cofinanziato dall’Unione Europea, ha come obiettivo quello di sperimentare, per testarne l’efficacia, la ricostituzione come pedotecnica per ripristinare suoli degradati. La parte sperimentale del progetto ha previsto la creazione e lo studio di parcelle sperimentali preparate a partire da differenti tipologie di suoli naturali tendenzialmente degradati e suoli ricostituiti prodotti da questi. Le parcelle sono state allestite per confrontare nel tempo i cambiamenti apportati dalla ricostituzione ai suoli di origine. Per tale scopo si sono susseguiti campionamenti a cadenza semestrale per eseguire le analisi chimico-fisiche. Si presentano, per 4 gruppi di parcelle, i valori di confronto, rilevati a due anni di distanza dal trattamento, tra suolo di origine e suolo ricostituito, prodotto da esso, di tessitura, densità apparente e reale, contenuto in carbonio organico e qualità della struttura secondo Malquori e Ceccone (1962). Per entrambe le tipologie di suoli, inoltre, con l’ausilio dei dati di tessitura e carbonio organico, è stato calcolato l’indice di stabilità strutturale (Pieri 1992) che indica il rischio di degradazione strutturale, cioè la resilienza della struttura del suolo. Dal confronto emerge che il processo ricostitutivo determina una diminuzione delle densità apparente e reale, un aumento del contenuto in carbonio organico, un miglioramento della qualità e un aumento della resilienza della struttura del suolo.
Manfredi, P., Cassinari, C., Trevisan, M., Azione del processo ricostitutivo sulla struttura dei suoli e sulla loro stabilità, Abstract de <<Soil a world to discover>>, (Ancona, 05-07 December 2016 ), SISS, Ancona 2016: 14-14 [http://hdl.handle.net/10807/90197]
Azione del processo ricostitutivo sulla struttura dei suoli e sulla loro stabilità
Cassinari, ChiaraSecondo
;Trevisan, MarcoUltimo
2016
Abstract
Il trattamento dei suoli degradati mediante il processo di ricostituzione (brevettato dalla società mcm Ecosistemi) sottopone a delle lavorazioni meccaniche di disgregazione e riaggregazione le matrici terrose utilizzando materiali aggiuntivi di natura minerale ed organica. Questa pedotecnica, che agisce sulla struttura e sulla composizione del suolo, comporta delle modifiche sulle proprietà fisiche agendo sulla struttura e sullo stato di aggregazione dei suoli. Tali modifiche, dovute principalmente all’incremento di sostanza organica, sono anche da associare alla stabilità della stessa e alla sua redistribuzione all’interno della frazione minerale del suolo, ciò avviene durante la riaggregazione meccanica. Struttura, stato di aggregazione, capacità di ritenzione idrica, sono alcune delle proprietà fisiche di un suolo, che, descrivendo le caratteristiche meccaniche e idrauliche dello strato esplorato dalle radici, ne determinano la sua qualità fisica. Il mantenimento della qualità fisica di un suolo, il suo miglioramento, risultano particolarmente importanti in relazione all’aumentare del fenomeno del degrado del suolo. Il degrado e la desertificazione sono dovuti ad un peggioramento delle qualità chimiche e fisiche dei suoli, che, in tale modo, perdono le loro funzioni all’interno dell’ecosistema di cui fanno. La lotta contro il degrado del suolo e le strategie per il ripristino di aree degradate sono oggi le tematiche più importanti tra quelle finanziate dai progetti di ricerca. Il progetto New Life, cofinanziato dall’Unione Europea, ha come obiettivo quello di sperimentare, per testarne l’efficacia, la ricostituzione come pedotecnica per ripristinare suoli degradati. La parte sperimentale del progetto ha previsto la creazione e lo studio di parcelle sperimentali preparate a partire da differenti tipologie di suoli naturali tendenzialmente degradati e suoli ricostituiti prodotti da questi. Le parcelle sono state allestite per confrontare nel tempo i cambiamenti apportati dalla ricostituzione ai suoli di origine. Per tale scopo si sono susseguiti campionamenti a cadenza semestrale per eseguire le analisi chimico-fisiche. Si presentano, per 4 gruppi di parcelle, i valori di confronto, rilevati a due anni di distanza dal trattamento, tra suolo di origine e suolo ricostituito, prodotto da esso, di tessitura, densità apparente e reale, contenuto in carbonio organico e qualità della struttura secondo Malquori e Ceccone (1962). Per entrambe le tipologie di suoli, inoltre, con l’ausilio dei dati di tessitura e carbonio organico, è stato calcolato l’indice di stabilità strutturale (Pieri 1992) che indica il rischio di degradazione strutturale, cioè la resilienza della struttura del suolo. Dal confronto emerge che il processo ricostitutivo determina una diminuzione delle densità apparente e reale, un aumento del contenuto in carbonio organico, un miglioramento della qualità e un aumento della resilienza della struttura del suolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.