Televisione e racconto della storia nazionale. L’attenzione nei confronti di questo snodo è andata via via crescendo nell’ambito degli studi sui media, soprattutto nell’ultimo decennio, di pari passo col proliferare di programmi che, attraverso diversi generi, hanno fatto della rappresentazione di taluni temi e periodi il proprio oggetto di narrazione. In particolare è stata la fiction – rinata sulle ceneri del tradizionale sceneggiato paleo-televisivo a partire dalla seconda metà degli anni Novanta – a svolgere la funzione di narrare e popolarizzare eventi e personaggi legati alla Storia della nazione. Dal Risorgimento al fascismo, dalla resistenza alle foibe, dagli anni del boom economico fino a quelli del terrorismo, la televisione italiana – la RAI in primo luogo, ma talvolta anche la tv commerciale – ha realizzato un’opera di divulgazione nella quale si sono mescolate esigenze e finalità differenti, allo stesso tempo “memoriali” e “spettacolari”. A poco più di vent’anni di distanza dai fatti, anche quella che potremmo definire “la stagione di Tangentopoli” è approdata a una rappresentazione finzionale con la serie 1992, prodotta da Wildside per Sky Italia. Per molti aspetti, con l’operazione 1992 la rappresentazione della storia in televisione fa un salto di qualità. In queste pagine si cercherà dunque di illustrare perché la serie realizzata da Sky definisce, assieme, una linea di continuità e una frattura con la tradizione della “fiction generalista” nel racconto della storia.

Scaglioni, M., Nello specchio frantumato. La serie 1992 fra storia e finzione., <<STORIOGRAFIA>>, 2015; (1): 179-184 [http://hdl.handle.net/10807/81643]

Nello specchio frantumato. La serie 1992 fra storia e finzione.

Scaglioni, Massimo
2016

Abstract

Televisione e racconto della storia nazionale. L’attenzione nei confronti di questo snodo è andata via via crescendo nell’ambito degli studi sui media, soprattutto nell’ultimo decennio, di pari passo col proliferare di programmi che, attraverso diversi generi, hanno fatto della rappresentazione di taluni temi e periodi il proprio oggetto di narrazione. In particolare è stata la fiction – rinata sulle ceneri del tradizionale sceneggiato paleo-televisivo a partire dalla seconda metà degli anni Novanta – a svolgere la funzione di narrare e popolarizzare eventi e personaggi legati alla Storia della nazione. Dal Risorgimento al fascismo, dalla resistenza alle foibe, dagli anni del boom economico fino a quelli del terrorismo, la televisione italiana – la RAI in primo luogo, ma talvolta anche la tv commerciale – ha realizzato un’opera di divulgazione nella quale si sono mescolate esigenze e finalità differenti, allo stesso tempo “memoriali” e “spettacolari”. A poco più di vent’anni di distanza dai fatti, anche quella che potremmo definire “la stagione di Tangentopoli” è approdata a una rappresentazione finzionale con la serie 1992, prodotta da Wildside per Sky Italia. Per molti aspetti, con l’operazione 1992 la rappresentazione della storia in televisione fa un salto di qualità. In queste pagine si cercherà dunque di illustrare perché la serie realizzata da Sky definisce, assieme, una linea di continuità e una frattura con la tradizione della “fiction generalista” nel racconto della storia.
2016
Italiano
Scaglioni, M., Nello specchio frantumato. La serie 1992 fra storia e finzione., <<STORIOGRAFIA>>, 2015; (1): 179-184 [http://hdl.handle.net/10807/81643]
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