Gabriele d’Annunzio intrattiene un rapporto particolare con la tradizione letteraria: ultimo dei classici e primo dei moderni, la sua opera funziona come una cerniera fra antico e nuovo, ovvero fra categorie che appaiono costantemente in primo piano nella sostanza e nello sviluppo della propria produzione. Ricchissima è la tradizione, per così dire, in entrata, ovvero il riferimento ad autori del passato, e altrettanto nutrita quella “in uscita”, vale a dire la compagine di coloro che, nel corso del secolo scorso, hanno sviluppato spunti e suggestioni di carattere tematico e stilistico provenienti dall’opera di d’Annunzio; tradizione, quest’ultima, spesso negata o disconosciuta, nell’ambito di quel più ampio fenomeno del rifiuto di d’Annunzio che caratterizza gran parte del Novecento letterario. Caso emblematico, per quanto spesso travisato o superficialmente interpretato, è quello de I pastori alcionii, dove d’Annunzio evoca una tradizione plurisecolare, da Esiodo a Dante, per porsi in dialogo con la contemporaneità, rappresentata dalla figura di Pascoli a cui il componimento è cripticamente indirizzato.
Zollino, A., Tradizione, in Rassegna dannunziana, n.65-66, 2015, (Pescara, 24-26 October 2013), Centro Nazionale di Studi dannunziani, Pescara 2016: 249-258 [http://hdl.handle.net/10807/76610]
Autori: | |
Titolo: | Tradizione |
Data di pubblicazione: | 2016 |
Abstract: | Gabriele d’Annunzio intrattiene un rapporto particolare con la tradizione letteraria: ultimo dei classici e primo dei moderni, la sua opera funziona come una cerniera fra antico e nuovo, ovvero fra categorie che appaiono costantemente in primo piano nella sostanza e nello sviluppo della propria produzione. Ricchissima è la tradizione, per così dire, in entrata, ovvero il riferimento ad autori del passato, e altrettanto nutrita quella “in uscita”, vale a dire la compagine di coloro che, nel corso del secolo scorso, hanno sviluppato spunti e suggestioni di carattere tematico e stilistico provenienti dall’opera di d’Annunzio; tradizione, quest’ultima, spesso negata o disconosciuta, nell’ambito di quel più ampio fenomeno del rifiuto di d’Annunzio che caratterizza gran parte del Novecento letterario. Caso emblematico, per quanto spesso travisato o superficialmente interpretato, è quello de I pastori alcionii, dove d’Annunzio evoca una tradizione plurisecolare, da Esiodo a Dante, per porsi in dialogo con la contemporaneità, rappresentata dalla figura di Pascoli a cui il componimento è cripticamente indirizzato. |
Lingua: | Italiano |
Titolo del libro: | Rassegna dannunziana, n.65-66, 2015 |
ISBN: | 0390-3079 |
Editore: | Centro Nazionale di Studi dannunziani |
Nome del convegno: | Il mondo di d'Annunzio: temi,forme, valori |
Luogo del convegno: | Pescara |
Data inizio evento: | 2013-10-24 |
Data fine evento: | 2013-10-26 |
Citazione: | Zollino, A., Tradizione, in Rassegna dannunziana, n.65-66, 2015, (Pescara, 24-26 October 2013), Centro Nazionale di Studi dannunziani, Pescara 2016: 249-258 [http://hdl.handle.net/10807/76610] |
Appare nelle tipologie: | Atti di Convegno, Congresso, Giornate di studio, ecc., Workshop (in volume) |