Il pensiero creativo è collegato alla dimensione corporea. Ijzerman, Leung e Ong (2014) hanno rilevato che sensazioni di calore e freddo influiscono su aspetti distinti della creatività. Anche le azioni compiute con il corpo incidono sulla creatività (Slepian e Ambady, 2012; Leung et al., 2012). In continuità con un primo studio, nella presente indagine si intende confermare,attraverso un diverso disegno sperimentale, che anche la postura influisce sui processi creativi e analizzare il rapporto con i livelli di attivazione psicofisiologica. Venti studenti universitari hanno svolto una prova di pensiero divergente, tratta dal test di Torrance, in cui si chiede di elencare che cosa accadrebbe se ci fossero funi che scendessero dalle nubi e una prova di pensiero logico in cui si chiede di stabilire la correttezza di una serie di sillogismi. Le prove erano svolte assumendo o una postura aperta (seduto con braccia e gambe divaricate) o chiusa (seduto rannicchiato con braccia conserte). Durante lo svolgimento delle prove erano registrate la conduttanza e temperatura cutanea e parametri dell’attività cardiaca. I punteggi di fluidità, flessibilità e originalità nella prova di pensiero divergente sono risultati significativamente superiori nella condizione di postura aperta rispetto a quella chiusa (rispettivamente, t = 2.71, 1.96, 1.95) mentre non sono emerse differenze nella prestazione nel compito logico (t = 0.69). Non si sono rilevate differenze significative negli indici psicofisiologici tra le due posture. Le misure psicofisiologiche non sono risultate correlate alle prestazioni nei compiti. I risultati dell’esperimento confermano che la postura in cui si affronta un compito che richiede creatività influisce sulla prestazione. L’effetto pare dipendere non dallo stato di attivazione psicofisiologica che accompagna la postura, ma dal significato metaforico di quest’ultima, con la postura aperta a suggerire una disposizione psicologica favorente l’ampliamento del campo mentale.
Antonietti, A., Andolfi, V. R., Di Nuzzo, C., Creatività embodied: gli effetti della postura aperta vs. chiusa sul pensiero divergente, Abstract de <<XX Congresso di Psicologia sperimentale>>, (Pavia, 15-17 September 2014 ), AIP, Pavia 2014: 1-83 [http://hdl.handle.net/10807/61636]
Creatività embodied: gli effetti della postura aperta vs. chiusa sul pensiero divergente
Antonietti, Alessandro;Andolfi, Valentina Rita;Di Nuzzo, Chiara
2014
Abstract
Il pensiero creativo è collegato alla dimensione corporea. Ijzerman, Leung e Ong (2014) hanno rilevato che sensazioni di calore e freddo influiscono su aspetti distinti della creatività. Anche le azioni compiute con il corpo incidono sulla creatività (Slepian e Ambady, 2012; Leung et al., 2012). In continuità con un primo studio, nella presente indagine si intende confermare,attraverso un diverso disegno sperimentale, che anche la postura influisce sui processi creativi e analizzare il rapporto con i livelli di attivazione psicofisiologica. Venti studenti universitari hanno svolto una prova di pensiero divergente, tratta dal test di Torrance, in cui si chiede di elencare che cosa accadrebbe se ci fossero funi che scendessero dalle nubi e una prova di pensiero logico in cui si chiede di stabilire la correttezza di una serie di sillogismi. Le prove erano svolte assumendo o una postura aperta (seduto con braccia e gambe divaricate) o chiusa (seduto rannicchiato con braccia conserte). Durante lo svolgimento delle prove erano registrate la conduttanza e temperatura cutanea e parametri dell’attività cardiaca. I punteggi di fluidità, flessibilità e originalità nella prova di pensiero divergente sono risultati significativamente superiori nella condizione di postura aperta rispetto a quella chiusa (rispettivamente, t = 2.71, 1.96, 1.95) mentre non sono emerse differenze nella prestazione nel compito logico (t = 0.69). Non si sono rilevate differenze significative negli indici psicofisiologici tra le due posture. Le misure psicofisiologiche non sono risultate correlate alle prestazioni nei compiti. I risultati dell’esperimento confermano che la postura in cui si affronta un compito che richiede creatività influisce sulla prestazione. L’effetto pare dipendere non dallo stato di attivazione psicofisiologica che accompagna la postura, ma dal significato metaforico di quest’ultima, con la postura aperta a suggerire una disposizione psicologica favorente l’ampliamento del campo mentale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.