INTRODUZIONE Nell’ambito dell’embodied cognition si ritiene che la mente non sia un sistema isolato bensì una realtà da indagare nelle sue relazioni col corpo e l’ambiente in cui l’organismo è situato. In questa prospettiva molte ricerche mostrano quanto l’esperienza corporea abbia un effetto sui processi cognitivi (Casasanto, 2011; Goldin-Meadow & Beilock, 2010; Thomas & Lleras, 2009). Soltanto recentemente la cognizione incarnata è stata indagata in relazione al pensiero creativo. Slepian e Ambady (2012) riportano che il movimento fluido del corpo favorisce la generazione creativa di idee e Leung et al. (2012) descrivono prestazioni migliori in prove creative a seguito di movimenti che suggeriscono metaforicamente il guardare le cose da più lati e l’uscire da schemi mentali rigidi. Il presente esperimento si propone di verificare se non soltanto l’esecuzione di atti corporei, ma anche la postura influisca sui processi creativi di pensiero. METODO Cinquanta studenti universitari hanno svolto due prove di creatività tratte dal Torrance Test of Creative Thinking (Torrance, 1974) in cui si chiedeva, rispettivamente, di immaginare le conseguenze di un fatto insolito e di ideare come migliorare un giocattolo. Le prove erano svolte assumendo o una postura aperta (seduto con braccia e gambe divaricate) o chiusa (seduto rannicchiato con braccia conserte). Le prove e le posture sono state bilanciate tra i soggetti. RISULTATI I punteggi di fluidità, flessibilità e originalità nelle prove di creatività sono risultati significativamente superiori nel gruppo con postura aperta rispetto a quello con postura chiusa (rispettivamente, F = 23,28; 8,02; 17,97). CONCLUSIONI I dati raccolti suggeriscono che la postura con cui si affronta un compito che richiede creatività influisce sulla prestazione. Come i movimenti svolti, anche la disposizione aperta del corpo induce il soggetto a lasciar vagare liberamente il proprio pensiero così da reperire idee molteplici e insolite.
Antonietti, A., Andolfi, V. R., Aprire la mente attraverso il corpo: gli effetti della postura sui processi creativi, Abstract de <<Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sperimentale AIP>>, (Roma, 16-18 September 2013 ), AIP - ASSOCIAZIONE ITALIANA DI PSICOLOGIA, Roma 2013: 1-120 [http://hdl.handle.net/10807/61633]
Aprire la mente attraverso il corpo: gli effetti della postura sui processi creativi
Antonietti, Alessandro;Andolfi, Valentina Rita
2013
Abstract
INTRODUZIONE Nell’ambito dell’embodied cognition si ritiene che la mente non sia un sistema isolato bensì una realtà da indagare nelle sue relazioni col corpo e l’ambiente in cui l’organismo è situato. In questa prospettiva molte ricerche mostrano quanto l’esperienza corporea abbia un effetto sui processi cognitivi (Casasanto, 2011; Goldin-Meadow & Beilock, 2010; Thomas & Lleras, 2009). Soltanto recentemente la cognizione incarnata è stata indagata in relazione al pensiero creativo. Slepian e Ambady (2012) riportano che il movimento fluido del corpo favorisce la generazione creativa di idee e Leung et al. (2012) descrivono prestazioni migliori in prove creative a seguito di movimenti che suggeriscono metaforicamente il guardare le cose da più lati e l’uscire da schemi mentali rigidi. Il presente esperimento si propone di verificare se non soltanto l’esecuzione di atti corporei, ma anche la postura influisca sui processi creativi di pensiero. METODO Cinquanta studenti universitari hanno svolto due prove di creatività tratte dal Torrance Test of Creative Thinking (Torrance, 1974) in cui si chiedeva, rispettivamente, di immaginare le conseguenze di un fatto insolito e di ideare come migliorare un giocattolo. Le prove erano svolte assumendo o una postura aperta (seduto con braccia e gambe divaricate) o chiusa (seduto rannicchiato con braccia conserte). Le prove e le posture sono state bilanciate tra i soggetti. RISULTATI I punteggi di fluidità, flessibilità e originalità nelle prove di creatività sono risultati significativamente superiori nel gruppo con postura aperta rispetto a quello con postura chiusa (rispettivamente, F = 23,28; 8,02; 17,97). CONCLUSIONI I dati raccolti suggeriscono che la postura con cui si affronta un compito che richiede creatività influisce sulla prestazione. Come i movimenti svolti, anche la disposizione aperta del corpo induce il soggetto a lasciar vagare liberamente il proprio pensiero così da reperire idee molteplici e insolite.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.