Il presente lavoro si propone di confrontare gli aspetti ecologici desunti dalla vegetazione con gli esiti delle analisi chimico-fisiche condotte su un suolo di un'area degradata. Tale area è rappresentata da una ex-discarica di RSU ubicata alla periferia di Piacenza (Emilia-Romagna, Italia). Essa è coinvolta in un progetto Life+ (“Recupero ambientale di un suolo degradato e desertificato mediante una nuova tecnologia di trattamento di ricostituzione del terreno” Life 10 ENV IT 400 "New Life"; http://www.lifeplusecosistemi.eu) che consiste nella sperimentazione di una tecnologia innovativa di ripristino di suoli degradati e desertificati. Nell'area di studio è stata condotta un’analisi della vegetazione effettuando 52 rilievi fitosociologici. In particolare sono stati indagati gli aspetti ecologici della copertura vegetale utilizzando alcuni indici di Pignatti (2005) e Landolt et al. (2010) tra cui H (indice di humus), R (indice di reazione) e U (indice di umidità). I risultati dell'analisi hanno evidenziato la presenza di una vegetazione indicatrice di suoli a medio-scarso tenore in humus, neutro-basici e moderatamente secchi. Per caratterizzare il suolo di copertura sono stati prelevati 52 campioni sui quali sono state condotte le analisi chimico-fisiche di base dalle quali è emerso che è neutro-basico, ricco in carbonati e ben dotato in carbonio organico. Su 11 campioni rappresentativi dell'area sono state eseguite analisi chimico-fisiche più approfondite volte a determinare l'acqua disponibile del suolo. Attraverso l'uso di pedofunzioni è stato calcolato il contenuto d'acqua disponibile di un ipotetico terreno non degradato e confrontato con i valori reali degli 11 campioni. Da questo confronto è emerso che i campioni di suolo della discarica hanno un contenuto in acqua disponibile minore rispetto al suolo controllo nonostante contengano più carbonio organico. In genere ad elevati valori di carbonio organico corrispondono elevati valori di sostanza organica la quale agisce migliorando la permeabilità e disponibilità idrica. La scarsità d'acqua disponibile, unitamente all'elevato tenore in carbonio organico, potrebbe trovar giustificazione in un blocco dei processi di umificazione e trovare conferma nel basso valore restituito dall'indice H.
Manfredi, P., Giupponi, L., Cassinari, C., Corti, C., Trevisan, M., Approccio multidisciplinare per descrivere i caratteri di un'area degradata, Poster, in XXXI Convegno Nazionale 2013, Società Italiana Chimica Agraria, (Napoli, 16-17 September 2013), SICA, Italy 2013: 19-19 [http://hdl.handle.net/10807/61596]
Approccio multidisciplinare per descrivere i caratteri di un'area degradata
Cassinari, Chiara;Corti, Carla;Trevisan, Marco
2013
Abstract
Il presente lavoro si propone di confrontare gli aspetti ecologici desunti dalla vegetazione con gli esiti delle analisi chimico-fisiche condotte su un suolo di un'area degradata. Tale area è rappresentata da una ex-discarica di RSU ubicata alla periferia di Piacenza (Emilia-Romagna, Italia). Essa è coinvolta in un progetto Life+ (“Recupero ambientale di un suolo degradato e desertificato mediante una nuova tecnologia di trattamento di ricostituzione del terreno” Life 10 ENV IT 400 "New Life"; http://www.lifeplusecosistemi.eu) che consiste nella sperimentazione di una tecnologia innovativa di ripristino di suoli degradati e desertificati. Nell'area di studio è stata condotta un’analisi della vegetazione effettuando 52 rilievi fitosociologici. In particolare sono stati indagati gli aspetti ecologici della copertura vegetale utilizzando alcuni indici di Pignatti (2005) e Landolt et al. (2010) tra cui H (indice di humus), R (indice di reazione) e U (indice di umidità). I risultati dell'analisi hanno evidenziato la presenza di una vegetazione indicatrice di suoli a medio-scarso tenore in humus, neutro-basici e moderatamente secchi. Per caratterizzare il suolo di copertura sono stati prelevati 52 campioni sui quali sono state condotte le analisi chimico-fisiche di base dalle quali è emerso che è neutro-basico, ricco in carbonati e ben dotato in carbonio organico. Su 11 campioni rappresentativi dell'area sono state eseguite analisi chimico-fisiche più approfondite volte a determinare l'acqua disponibile del suolo. Attraverso l'uso di pedofunzioni è stato calcolato il contenuto d'acqua disponibile di un ipotetico terreno non degradato e confrontato con i valori reali degli 11 campioni. Da questo confronto è emerso che i campioni di suolo della discarica hanno un contenuto in acqua disponibile minore rispetto al suolo controllo nonostante contengano più carbonio organico. In genere ad elevati valori di carbonio organico corrispondono elevati valori di sostanza organica la quale agisce migliorando la permeabilità e disponibilità idrica. La scarsità d'acqua disponibile, unitamente all'elevato tenore in carbonio organico, potrebbe trovar giustificazione in un blocco dei processi di umificazione e trovare conferma nel basso valore restituito dall'indice H.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.