Le royalty companies rappresentano il contenitore societario destinato alla detenzione e sfruttamento di marchi, brevetti o altri intangibles, in un’ottica strategica auspicabilmente sinergica. Tipicamente inserite all’interno di gruppi, le royalty companies sono state spesso costituite in passato per l’esterovestizione di marchi e brevetti in paradisi fiscali, rapidamente trasformatisi in trappole infernali. L’ontologica specificità degli intangibles li rende difficilmente comparabili, ostacolando la pretesa fiscale di parametrarli ad altri beni apparentemente simili e portando al paradosso che il loro fair value deve intendersi nei fatti come un “valore anormale”. La matrice dei rischi, anzitutto strategici e di mercato, si basa su una scansione del pe-rimetro e dell’attività della royalty company ed è funzionale sia alla valutazione della società, sia a un’analisi della sua capacità d’indebitamento, ostacolata dal limitato valore collaterale tipico di molti intan-gibles. La crescente importanza degli intangibles nel consentire un vantaggio competitivo di differenziazio-ne rappresenta un prezioso trampolino di lancio per il veicolo societario che deve fungere da loro conteni-tore.

Moro Visconti, R., Le Royalties Companies, <<IL DIRITTO INDUSTRIALE>>, 2011; (5): 413-421 [http://hdl.handle.net/10807/5697]

Le Royalties Companies

Moro Visconti, Roberto
2011

Abstract

Le royalty companies rappresentano il contenitore societario destinato alla detenzione e sfruttamento di marchi, brevetti o altri intangibles, in un’ottica strategica auspicabilmente sinergica. Tipicamente inserite all’interno di gruppi, le royalty companies sono state spesso costituite in passato per l’esterovestizione di marchi e brevetti in paradisi fiscali, rapidamente trasformatisi in trappole infernali. L’ontologica specificità degli intangibles li rende difficilmente comparabili, ostacolando la pretesa fiscale di parametrarli ad altri beni apparentemente simili e portando al paradosso che il loro fair value deve intendersi nei fatti come un “valore anormale”. La matrice dei rischi, anzitutto strategici e di mercato, si basa su una scansione del pe-rimetro e dell’attività della royalty company ed è funzionale sia alla valutazione della società, sia a un’analisi della sua capacità d’indebitamento, ostacolata dal limitato valore collaterale tipico di molti intan-gibles. La crescente importanza degli intangibles nel consentire un vantaggio competitivo di differenziazio-ne rappresenta un prezioso trampolino di lancio per il veicolo societario che deve fungere da loro conteni-tore.
2011
Italiano
Moro Visconti, R., Le Royalties Companies, <<IL DIRITTO INDUSTRIALE>>, 2011; (5): 413-421 [http://hdl.handle.net/10807/5697]
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