Doppiaggio sì, doppiaggio no. Questione annosa, complessa e articolata. Nata con il cinema (e, prima, con le traduzioni letterarie). Ma tornata di grande attualità con la televisione – e il recente “culto” per le serie televisive, che ha portato a un’attenzione (filologica, feticistica) per la “fedeltà” mai vista prima. Ma cosa succede davvero nel dietro le quinte di ciò che vediamo? La realizzazione di un’edizione italiana è davvero così male? Non ce n’è – forse – bisogno?
Barra, L., Processo al doppiaggio. La lunga strada e le complessità di una televisione tradotta, <<LINK>>, 2009; (8): 142-149 [http://hdl.handle.net/10807/5261]
Processo al doppiaggio. La lunga strada e le complessità di una televisione tradotta
Barra, Luca
2009
Abstract
Doppiaggio sì, doppiaggio no. Questione annosa, complessa e articolata. Nata con il cinema (e, prima, con le traduzioni letterarie). Ma tornata di grande attualità con la televisione – e il recente “culto” per le serie televisive, che ha portato a un’attenzione (filologica, feticistica) per la “fedeltà” mai vista prima. Ma cosa succede davvero nel dietro le quinte di ciò che vediamo? La realizzazione di un’edizione italiana è davvero così male? Non ce n’è – forse – bisogno?File in questo prodotto:
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