Il contributo illustra una modalità clinico-familiare di realizzare le Consulenze Tecniche nei procedimenti di separazione e divorzio. Essa si fonda su una concezione relazionale della genitorialità, intesa come una "funzione triangolare" che si determina nell’interrelazione tra i due genitori, il figlio ed i rispettivi sistemi relazionali di origine. In tale prospettiva il criterio valutativo preminente dell’adeguatezza genitoriale non si limita a considerare le "capacità accuditive" di ciascun genitore, ma pone al centro dell’attenzione la capacità e la volontà di ciascun genitore di promuovere l’accesso simbolico e fattivo dei figli all’intero contesto relazionale, ovvero la capacità di ciascuno, di mantenere e consolidare la "unità genitoriale" nei riguardi del minore stesso. Da tale presupposti teorici è stato sviluppato, all’interno di una logica di ricerca quasi-sperimentale, un protocollo operativo semistandardizzato, sia per quanto riguarda la procedura di intervento, sia per quanto riguarda le tecniche e gli strumenti. Tale specifica modalità di lavoro è illustrata anche attraverso la presentazione di un caso clinico che mette in evidenza come essa sia particolarmente idonea a promuovere un costruttivo ascolto del minore all’interno dei processi giudiziali.
Gennari, M. L., Tamanza, G., Incontrare i figli quando i genitori si separano. Il coinvolgimento dei figli nella valutazione psicogiuridica dell’idoneità genitoriale, <<INTERAZIONI>>, 2012; (2): 55-73. [doi:10.3280/INT2012-002006] [http://hdl.handle.net/10807/48711]
Incontrare i figli quando i genitori si separano. Il coinvolgimento dei figli nella valutazione psicogiuridica dell’idoneità genitoriale
Gennari, Maria Luisa;Tamanza, Giancarlo
2012
Abstract
Il contributo illustra una modalità clinico-familiare di realizzare le Consulenze Tecniche nei procedimenti di separazione e divorzio. Essa si fonda su una concezione relazionale della genitorialità, intesa come una "funzione triangolare" che si determina nell’interrelazione tra i due genitori, il figlio ed i rispettivi sistemi relazionali di origine. In tale prospettiva il criterio valutativo preminente dell’adeguatezza genitoriale non si limita a considerare le "capacità accuditive" di ciascun genitore, ma pone al centro dell’attenzione la capacità e la volontà di ciascun genitore di promuovere l’accesso simbolico e fattivo dei figli all’intero contesto relazionale, ovvero la capacità di ciascuno, di mantenere e consolidare la "unità genitoriale" nei riguardi del minore stesso. Da tale presupposti teorici è stato sviluppato, all’interno di una logica di ricerca quasi-sperimentale, un protocollo operativo semistandardizzato, sia per quanto riguarda la procedura di intervento, sia per quanto riguarda le tecniche e gli strumenti. Tale specifica modalità di lavoro è illustrata anche attraverso la presentazione di un caso clinico che mette in evidenza come essa sia particolarmente idonea a promuovere un costruttivo ascolto del minore all’interno dei processi giudiziali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.