Il contributo ha ad oggetto l'applicabilità della regola di responsabilità di cui all'art. 2051 cod.civ. alla pubblica amministrazione. In particolare, oggetto di studio è la questione della responsabilità della P.A. per i danni subiti dall'cittadino, utente del manto stradale, a seguito di carattersitiche del manto stradale stesso. All'orinetamento tradizionale, che vuola la responsabilità della p.a. fondata sull'art. 2043 c.c. - e quindi su dolo o colpa della p.a. - si contrappone un nuovo orientamento, più rispettoso del dettato della norma, che vuole la p.a. responsabile per il solo fatto di essere "custode" del bene, senza che rilevi un suo profilo omissivo o commissivo di colpa.
Frenda, D. M., La pubblica amministrazione e la responsabilità per il danno da cose in custodia, <<LA NUOVA GIURISPRUDENZA CIVILE COMMENTATA>>, 2009; (Ottobre): 1025-1036 [http://hdl.handle.net/10807/42421]
La pubblica amministrazione e la responsabilità per il danno da cose in custodia
Frenda, Daniela Maria
2009
Abstract
Il contributo ha ad oggetto l'applicabilità della regola di responsabilità di cui all'art. 2051 cod.civ. alla pubblica amministrazione. In particolare, oggetto di studio è la questione della responsabilità della P.A. per i danni subiti dall'cittadino, utente del manto stradale, a seguito di carattersitiche del manto stradale stesso. All'orinetamento tradizionale, che vuola la responsabilità della p.a. fondata sull'art. 2043 c.c. - e quindi su dolo o colpa della p.a. - si contrappone un nuovo orientamento, più rispettoso del dettato della norma, che vuole la p.a. responsabile per il solo fatto di essere "custode" del bene, senza che rilevi un suo profilo omissivo o commissivo di colpa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.