Negli ultimi trent’anni si è assistito a un’espansione senza precedenti dei sistemi scolastici a livello mondiale, resa possibile grazie all’assunzione di impegni internazionali che hanno incentivato la scolarizzazione universale, sulla base del riconoscimento dell'educazione come diritto umano fondamentale. Tuttavia, il tradizionale modello scolastico è messo in discussione da diversi fattori. Le crescenti richieste di riduzione della spesa pubblica e la crisi del modello di welfare state hanno comportato un più ampio coinvolgimento di attori non-statali e l’adozione dei principi del libero mercato, con un conseguente indebolimento della capacità di numerosi Stati di elaborare politiche pubbliche efficaci. A queste tendenze privatistiche, potenzialmente amplificate dall’ingresso nel settore educativo delle grandi piattaforme digitali, si aggiunge la necessità di superare il sistema educativo basato sulla mera trasmissione-acquisizione di conoscenze, al fine di rendere l’educazione più pertinente e rilevante ai diversi contesti. Alla luce di queste premesse, è possibile ritenere che i cambiamenti in atto nel mondo siano caratterizzati da nuovi livelli di contraddizione e complessità, ai quali i sistemi educativi sono chiamati a rispondere, che rendono necessario un profondo ripensamento sia delle modalità in cui l’educazione è organizzata, sia degli obiettivi che essa si prefigge. Il tradizionale concetto che intende l’istruzione come bene pubblico deve essere rafforzato, ma allo stesso tempo ripensato grazie alla messa a punto di nuove prospettive pedagogiche e modalità di governance che favoriscano il pieno e reale sviluppo delle persone e delle comunità, sulla base del riconoscimento dell’educazione come impegno sociale e condiviso. Questa prospettiva, che riconosce il ruolo dell’educazione nella promozione dell’equità e della coesione sociale, è tanto più urgente alla luce delle crisi sociali, economiche e umanitarie che attraversano diversi contesti del mondo, e può realizzarsi solo attraverso la riaffermazione dei diritti dell’infanzia, di cui questo mese si celebra la tutela e la promozione.

Locatelli, R., La scuola come bene comune e diritto umano, <<SCUOLA ITALIANA MODERNA>>, 2025; (3): 42-44 [https://hdl.handle.net/10807/324896]

La scuola come bene comune e diritto umano

Locatelli, Rita
2025

Abstract

Negli ultimi trent’anni si è assistito a un’espansione senza precedenti dei sistemi scolastici a livello mondiale, resa possibile grazie all’assunzione di impegni internazionali che hanno incentivato la scolarizzazione universale, sulla base del riconoscimento dell'educazione come diritto umano fondamentale. Tuttavia, il tradizionale modello scolastico è messo in discussione da diversi fattori. Le crescenti richieste di riduzione della spesa pubblica e la crisi del modello di welfare state hanno comportato un più ampio coinvolgimento di attori non-statali e l’adozione dei principi del libero mercato, con un conseguente indebolimento della capacità di numerosi Stati di elaborare politiche pubbliche efficaci. A queste tendenze privatistiche, potenzialmente amplificate dall’ingresso nel settore educativo delle grandi piattaforme digitali, si aggiunge la necessità di superare il sistema educativo basato sulla mera trasmissione-acquisizione di conoscenze, al fine di rendere l’educazione più pertinente e rilevante ai diversi contesti. Alla luce di queste premesse, è possibile ritenere che i cambiamenti in atto nel mondo siano caratterizzati da nuovi livelli di contraddizione e complessità, ai quali i sistemi educativi sono chiamati a rispondere, che rendono necessario un profondo ripensamento sia delle modalità in cui l’educazione è organizzata, sia degli obiettivi che essa si prefigge. Il tradizionale concetto che intende l’istruzione come bene pubblico deve essere rafforzato, ma allo stesso tempo ripensato grazie alla messa a punto di nuove prospettive pedagogiche e modalità di governance che favoriscano il pieno e reale sviluppo delle persone e delle comunità, sulla base del riconoscimento dell’educazione come impegno sociale e condiviso. Questa prospettiva, che riconosce il ruolo dell’educazione nella promozione dell’equità e della coesione sociale, è tanto più urgente alla luce delle crisi sociali, economiche e umanitarie che attraversano diversi contesti del mondo, e può realizzarsi solo attraverso la riaffermazione dei diritti dell’infanzia, di cui questo mese si celebra la tutela e la promozione.
2025
Italiano
Locatelli, R., La scuola come bene comune e diritto umano, <<SCUOLA ITALIANA MODERNA>>, 2025; (3): 42-44 [https://hdl.handle.net/10807/324896]
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