La Scuola Primaria è tenuta, secondo le ultime Indicazioni Nazionali , a “promuovere nei fanciulli l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e delle abilità”. Altri passaggi oltremodo significativi che risaltano in premessa e tra gli obiettivi generali del processo formativo e che meritano una riflessione attenta sono le affermazioni che tale ordine di scuola è : ….. ” consapevole che ogni dimensione simbolica che anima il fanciullo e le sue relazioni familiari e sociali è inscindibile dalla sua corporeità” ;….. “ il luogo in cui ci si abitua a radicare le conoscenze ( sapere) sulle esperienze ( il fare e l’agire), a integrare con sistematicità le due dimensioni” …. ; ….. il luogo che “ assicura obbligatoriamente a tutti i fanciulli le condizioni culturali, relazionali, didattiche ed organizzative atte a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e la giustizia dei cittadini, indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla lingua e dalla religione “. Se volessimo valutare gli apporti che le Scienze Motorie possono dare allo sviluppo e al processo di formazione della personalità del fanciullo, queste prime indicazioni vogliono significare che il bambino di 11 anni, al termine della classe quinta e dopo aver affrontato un efficace percorso di crescita attraverso le attività motorie e sportive, dovrebbe: conoscere se stesso ed il proprio corpo con le sue modificazioni; riconoscere, differenziare e verbalizzare le differenti percezioni sensoriali; muoversi in modo agevole ed efficace nell’ambiente; sapersi esprimere con il corpo; imparare a giocare e a giocare lo sport rispettandone le regole ed i compagni; utilizzare gli spazi e le attrezzature in modo corretto e sicuro per sé e per i compagni. Non è poco, anche perché gli obiettivi minimi da conseguire non riguardano la sola sfera pratico-motoria ma toccano inevitabilmente anche quelle intellettivo-cognitiva , espressivo-comunicativa e socio-relazionale. Proprio per questo motivo la corporeità oggi, nel sistema scolastico, deve essere considerata come un valore, da non ridurre alla semplice fisicità né tantomeno ad un significato di pura estetica del corpo ma, al contrario, punto di partenza per conoscere, comunicare , fare ed agire nell’ambiente. La presa di coscienza da parte degli operatori della scuola primaria (mi riferisco principalmente ai dirigenti scolastici ed agli insegnanti) dell’importanza di questa dimensione non può che tradursi in scelte concrete di valorizzazione, di supporto e di intervento a favore delle attività motorie e sportive. Ritengo che siano tre le grandi famiglie o categorie di abilità e di competenze da sviluppare nella scuola primaria attraverso le attività motorio-sportive. Non che siano le uniche in quanto possiamo ricercarne altre o procedere ad una loro suddivisione in modo ancor più differenziato ma sicuramente quelle che ad oggi vengono riconosciute come indispensabili ed utili al bambino per potersi rapportare in modo efficace nell’ambiente : le competenze motorio-intellettive (saper controllare efficacemente le posture assunte dal nostro corpo adattandole alle dimensioni spazio-temporali; saper padroneggiare i movimenti segmentari degli arti nei gesti di coordinazione fine; saper coordinare le parti del corpo nei gesti globali che consentono al bambino di imparare le innumerevoli tipologie di spostamento nell’ambiente, di combinazione motoria, di variazione di postura); le competenze socio-motorie (saper attivare coerenti comportamenti relazionali basati su rapporti di conoscenza, collaborazione, rispetto, fiducia, responsabilità , stima, aiuto nei confronti dell’altro), le competenze espressivo-comunicative (conoscere e padroneggiare le modalità di comunicazione verbale e non verbale )

Casolo, F., Le competenze motorie nella scuola primaria, Abstract de <<Programmare e insegnare l'educazione motoria nella scuola primaria>>, (Milano, 24-24 January 2007 ), PROVINCIA DI MILANOIRRE LOMBARDIA, Milano 2007: 35-46 [https://hdl.handle.net/10807/319921]

Le competenze motorie nella scuola primaria

Casolo, Francesco
2007

Abstract

La Scuola Primaria è tenuta, secondo le ultime Indicazioni Nazionali , a “promuovere nei fanciulli l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e delle abilità”. Altri passaggi oltremodo significativi che risaltano in premessa e tra gli obiettivi generali del processo formativo e che meritano una riflessione attenta sono le affermazioni che tale ordine di scuola è : ….. ” consapevole che ogni dimensione simbolica che anima il fanciullo e le sue relazioni familiari e sociali è inscindibile dalla sua corporeità” ;….. “ il luogo in cui ci si abitua a radicare le conoscenze ( sapere) sulle esperienze ( il fare e l’agire), a integrare con sistematicità le due dimensioni” …. ; ….. il luogo che “ assicura obbligatoriamente a tutti i fanciulli le condizioni culturali, relazionali, didattiche ed organizzative atte a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e la giustizia dei cittadini, indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla lingua e dalla religione “. Se volessimo valutare gli apporti che le Scienze Motorie possono dare allo sviluppo e al processo di formazione della personalità del fanciullo, queste prime indicazioni vogliono significare che il bambino di 11 anni, al termine della classe quinta e dopo aver affrontato un efficace percorso di crescita attraverso le attività motorie e sportive, dovrebbe: conoscere se stesso ed il proprio corpo con le sue modificazioni; riconoscere, differenziare e verbalizzare le differenti percezioni sensoriali; muoversi in modo agevole ed efficace nell’ambiente; sapersi esprimere con il corpo; imparare a giocare e a giocare lo sport rispettandone le regole ed i compagni; utilizzare gli spazi e le attrezzature in modo corretto e sicuro per sé e per i compagni. Non è poco, anche perché gli obiettivi minimi da conseguire non riguardano la sola sfera pratico-motoria ma toccano inevitabilmente anche quelle intellettivo-cognitiva , espressivo-comunicativa e socio-relazionale. Proprio per questo motivo la corporeità oggi, nel sistema scolastico, deve essere considerata come un valore, da non ridurre alla semplice fisicità né tantomeno ad un significato di pura estetica del corpo ma, al contrario, punto di partenza per conoscere, comunicare , fare ed agire nell’ambiente. La presa di coscienza da parte degli operatori della scuola primaria (mi riferisco principalmente ai dirigenti scolastici ed agli insegnanti) dell’importanza di questa dimensione non può che tradursi in scelte concrete di valorizzazione, di supporto e di intervento a favore delle attività motorie e sportive. Ritengo che siano tre le grandi famiglie o categorie di abilità e di competenze da sviluppare nella scuola primaria attraverso le attività motorio-sportive. Non che siano le uniche in quanto possiamo ricercarne altre o procedere ad una loro suddivisione in modo ancor più differenziato ma sicuramente quelle che ad oggi vengono riconosciute come indispensabili ed utili al bambino per potersi rapportare in modo efficace nell’ambiente : le competenze motorio-intellettive (saper controllare efficacemente le posture assunte dal nostro corpo adattandole alle dimensioni spazio-temporali; saper padroneggiare i movimenti segmentari degli arti nei gesti di coordinazione fine; saper coordinare le parti del corpo nei gesti globali che consentono al bambino di imparare le innumerevoli tipologie di spostamento nell’ambiente, di combinazione motoria, di variazione di postura); le competenze socio-motorie (saper attivare coerenti comportamenti relazionali basati su rapporti di conoscenza, collaborazione, rispetto, fiducia, responsabilità , stima, aiuto nei confronti dell’altro), le competenze espressivo-comunicative (conoscere e padroneggiare le modalità di comunicazione verbale e non verbale )
2007
Italiano
IRRE LOMBARDIA 2007: BOOK OF ABSTRACT
Programmare e insegnare l'educazione motoria nella scuola primaria
Milano
24-gen-2007
24-gen-2007
PROVINCIA DI MILANOIRRE LOMBARDIA
Casolo, F., Le competenze motorie nella scuola primaria, Abstract de <<Programmare e insegnare l'educazione motoria nella scuola primaria>>, (Milano, 24-24 January 2007 ), PROVINCIA DI MILANOIRRE LOMBARDIA, Milano 2007: 35-46 [https://hdl.handle.net/10807/319921]
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