Caleidoscopio Sassi Arte, editoria, contestazione e détournement

The contribution returns the kaleidoscopic editorial experience of Gianni Sassi between 1966 and 1971, germinated in the artistic field and reached the political commitment. Starting from the little-known experience of ED.912, an art publishing house founded by the varesino advertiser with Gianni Emilio Simonetti and Sergio Albergoni in 1966, steeped in Fluxus suggestions and avant-garde languages, the fervent creativity of Sassi proves to be a constant forge of graphic solutions, marketing tricks and linguistic provocations from which multiple editorial products take shape, such as multiples and artists' posters, the «bit» art magazine, political theory books, each of which serves as a litmus test for a crucial cultural, social and political season in Italian cultural history and in dialogue with the international scene, in which the cultural act has qualified itself as a declaration of political responsibility.

Il contributo restituisce la caleidoscopica esperienza editoriale di Gianni Sassi fra il 1966 e il 1971, germogliata in ambito artistico e approdata all’impegno politico. A partire dalla poco nota esperienza dell’ED.912, casa editrice d’arte, fondata dal pubblicitario varesino con Gianni Emilio Simonetti e Sergio Albergoni nel 1966, intrisa di suggestioni Fluxus e linguaggi d’avanguardia, la fervida creatività di Sassi si rivela essere una fucina costante di soluzioni grafiche, escamotage di marketing e provocazioni linguistiche da cui prendono forma molteplici prodotti editoriali, quali multipli e manifesti d’artista, la rivista d’arte «bit», libri di teoria politica, ognuno dei quali funge da cartina di tornasole di una stagione culturale, sociale e politica cruciale per la storia culturale italiana e in dialogo con il panorama internazionale, nella quale l’atto culturale si è qualificato come dichiarazione di responsabilità politica.