L’ipotermia terapeutica (IT) è il trattamento d’elezione al quale viene sottoposto il neonato asfittico che, in seguito a sofferenza perinatale, va incontro ad encefalopatia ipossico ischemica. Secondo le indicazioni della Società Italiana di Neonatologia (S.I.N. 2012), il neonato candidabile a tale trattamento deve rispondere ai criteri di Sarnat & Sarnat (S.I.N. 2012) e dovrà essere sottoposto a trattamento ipotermico entro 6 ore dalla nascita presso un centro di III Livello di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) o di Terapia Intensiva Pediatrica (TIP), dove riceverà un’assistenza medico-infermieristica adeguata al caso. La revisione della letteratura condotta ai fini dell’esperienza proposta, ha consentito di individuare le evidenze scientifiche sulla prevenzione delle lesioni da pressione nel neonato sottoposto ad IT. Questa ha confermato che il neonato critico sottoposto a CMV (Ventilazione Meccanica Convenzionale), in HFOV (Ventilazione oscillometrica ad alta frequenza), in ECMO (Circolazione Extra corporea) o in IT, è un paziente a rischio elevato. L’infermiere può gestire il rischio utilizzando protocolli specifici, effettuando periodiche valutazioni dello stato della cute del neonato, avvalendosi di presidi di protezione cutanea a base di idro-colloidi sulle sedi a rischio e mobilizzando frequentemente il paziente. Alcuni studi hanno evidenziato l’importanza di disporre di un team dedicato, costituito da infermieri specialisti clinici e competenti nella prevenzione e nel trattamento delle lesione da pressione (Pasek et al., 2008).
De Girolamo, M. V., (Abstract) Il neonato sottoposto ad ipotermia terapeutica, quale prevenzione delle lesioni da pressione?, <<L'INFERMIERE>>, 2017; L'Infermiere anno LXI 2/2017 (2/2017): 30-35 [https://hdl.handle.net/10807/300077]
Il neonato sottoposto ad ipotermia terapeutica, quale prevenzione delle lesioni da pressione?
De Girolamo, Maria VittoriaPrimo
2017
Abstract
L’ipotermia terapeutica (IT) è il trattamento d’elezione al quale viene sottoposto il neonato asfittico che, in seguito a sofferenza perinatale, va incontro ad encefalopatia ipossico ischemica. Secondo le indicazioni della Società Italiana di Neonatologia (S.I.N. 2012), il neonato candidabile a tale trattamento deve rispondere ai criteri di Sarnat & Sarnat (S.I.N. 2012) e dovrà essere sottoposto a trattamento ipotermico entro 6 ore dalla nascita presso un centro di III Livello di Terapia Intensiva Neonatale (TIN) o di Terapia Intensiva Pediatrica (TIP), dove riceverà un’assistenza medico-infermieristica adeguata al caso. La revisione della letteratura condotta ai fini dell’esperienza proposta, ha consentito di individuare le evidenze scientifiche sulla prevenzione delle lesioni da pressione nel neonato sottoposto ad IT. Questa ha confermato che il neonato critico sottoposto a CMV (Ventilazione Meccanica Convenzionale), in HFOV (Ventilazione oscillometrica ad alta frequenza), in ECMO (Circolazione Extra corporea) o in IT, è un paziente a rischio elevato. L’infermiere può gestire il rischio utilizzando protocolli specifici, effettuando periodiche valutazioni dello stato della cute del neonato, avvalendosi di presidi di protezione cutanea a base di idro-colloidi sulle sedi a rischio e mobilizzando frequentemente il paziente. Alcuni studi hanno evidenziato l’importanza di disporre di un team dedicato, costituito da infermieri specialisti clinici e competenti nella prevenzione e nel trattamento delle lesione da pressione (Pasek et al., 2008).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.