Si può dire che non è neanche più il consumo di un bene a dare un apporto alla nostra identità (debolissima), ma è la capacità di reggere il ritmo del consumo: capacità da esplicare individualmente, appagante, quindi, soprattutto in una condizione di solitudine. L'atto di consumo, pertanto, diviene uno stato di necessità da soddisfare individualmente. E' qui che si apre spazio ad ogni tipo di conflitto; l'azione per tutelare (o conquistare) la propria inclusione sociale tende a rompere gli equilibri della società tradizionale (moderna) ma, mancando di tensione sociale, non va a definirne di nuovi.
Gnasso, S., Acquistare non basta se scatta l'invidia, <<LETTURE>>, 2009; (655): 13-15 [http://hdl.handle.net/10807/25967]
Acquistare non basta se scatta l'invidia
Gnasso, Stefano
2009
Abstract
Si può dire che non è neanche più il consumo di un bene a dare un apporto alla nostra identità (debolissima), ma è la capacità di reggere il ritmo del consumo: capacità da esplicare individualmente, appagante, quindi, soprattutto in una condizione di solitudine. L'atto di consumo, pertanto, diviene uno stato di necessità da soddisfare individualmente. E' qui che si apre spazio ad ogni tipo di conflitto; l'azione per tutelare (o conquistare) la propria inclusione sociale tende a rompere gli equilibri della società tradizionale (moderna) ma, mancando di tensione sociale, non va a definirne di nuovi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.