Introduzione Dal 2021 gli autori del contributo hanno proposto di utilizzare il nuovo costrutto di “povertà educativa digitale” per ampliare e attualizzare il concetto di “digital divide”, . Tale fenomeno non è inteso unicamente come privazione dei dispositivi e di accesso alla Rete, e neppure come negata partecipazione alla didattica a distanza o didattica digitale integrata durante l’emergenza sanitaria. Si fa riferimento alla mancata acquisizione di competenze digitali, intese come nuovi alfabeti (Rivoltella, 2020) necessari nella società postmediale per analizzare la produzione e la fruizione dei diversi contenuti digitali da parte degli “spettautori” del social Web (Pasta, 2021). In altri testi si è definito il costrutto (Pasta, Rivoltella, 2022a), discusso la misurabilità del fenomeno (Pasta, Marangi, Rivoltella, 2021), presentato lo strumento di rilevazione Punteggio di Competenza Digitale (PCD) (Marangi, Pasta, Rivoltella, 2022) e, sullo stesso campione, indagato le caratteristiche dei minori per i quali la condizione di povertà educativa non coincide con quella di povertà educativa digitale (Marangi, Pasta, Rivoltella, 2023). Nel convegno nazionale Sirem 2022 sono stati presentati i primi dati di una rilevazione su 1.976 studenti di 112 classi in 39 scuole secondarie di I grado di tutta Italia, svolta nell’ambito del progetto Connessioni Digitali (2021-2024) realizzato da Save the Children insieme al Cremit dell’Università Cattolica e alla cooperativa sociale Edi onlus. Questo contributo presenta una nuova rilevazione, realizzata con i medesimi strumenti, su 6.598 rispondenti di 100 scuole secondarie di I grado (classe II) in 72 differenti città distribuite in 17 regioni italiane. Si indicheranno elementi di continuità e discontinuità tra le due rilevazioni, individuando le tendenze che possono contribuire a precisare il costrutto di “povertà educativa digitale”. Descrizione Il concetto di povertà educativa digitale è l’esito dell’ibridazione di due prospettive con cui declinare la competenza digitale: quella “dei diritti” (Digital Competences 2.1 e 2.2) e quella delle “New Literacies” (Rivoltella, 2020), più attenta alla dinamicità e alla transdisciplinarietà delle competenze (Buckingham, 2020) e al concetto delle Dynamic Literacies (Potter, McDougall, 2017). In quest’ottica il PCD è calcolato su 12 indicatori afferenti alle quattro dimensioni dell’apprendimento: per comprendere (conoscenza tecnica; regole; filtrare dati, informazioni e contenuti digitali), per essere (creatività digitale; competenze narrative; proteggere l’identità digitale), per vivere assieme (netiquette e cyberstupidity; logiche algoritmiche; sapere collaborativo), per una vita autonoma e attiva (cittadinanza: usare il web per buone cause; condividere informazioni; capacità critica). Si evince, dunque, come al primo ampliamento da “divario digitale” a “povertà educativa digitale” corrisponde il passaggio da “Educazione Digitale” a “Cittadinanza Onlife” (Pasta, Rivoltella, 2022b). La seconda parte del PCD prevede un test di 30 domande con cui i partecipanti possono ottenere un valore tra 0 e 12, corrispondenti ai 12 indicatori delle quattro aree – ciascuna, dunque, con un punteggio tra 0 e 3 punti – apprendere per comprendere, per essere, per vivere assieme, per una vita autonoma e attiva. Questi dati verranno, da un lato, incrociati con le varianti socioculturali ottenute dal questionario che costituisce la prima parte del PCD (genere, aree geografiche, povertà educativa, capitale culturale, rendimento scolastico, origine nazionale, disponibilità di dispositivi e rete internet veloce, presenza di regole in famiglia, abitudine all’uso di strumenti e alle pratiche digitali a scuola e nell’extrascuola); infine, il PCD ottenuto dai minori verrà analizzato per individuare quali aree e quali indicatori rilevano maggiori competenze e più accentuate criticità.

Marangi, M., Pasta, S., Rivoltella, P. C., Rondonotti, M., Povertà educativa digitale: una rilevazione a partire dal nuovo costrutto, Abstract de <<Convegno Sirem 2023>>, (Università Pontificia Salesiana di Roma, 30-August 01-September 2023 ), Scholé - Morcelliana, Brescia 2023: 77-79 [https://hdl.handle.net/10807/247854]

Povertà educativa digitale: una rilevazione a partire dal nuovo costrutto

Marangi, Michele
;
Pasta, Stefano
;
Rivoltella, Pier Cesare
;
Rondonotti, Marco
2023

Abstract

Introduzione Dal 2021 gli autori del contributo hanno proposto di utilizzare il nuovo costrutto di “povertà educativa digitale” per ampliare e attualizzare il concetto di “digital divide”, . Tale fenomeno non è inteso unicamente come privazione dei dispositivi e di accesso alla Rete, e neppure come negata partecipazione alla didattica a distanza o didattica digitale integrata durante l’emergenza sanitaria. Si fa riferimento alla mancata acquisizione di competenze digitali, intese come nuovi alfabeti (Rivoltella, 2020) necessari nella società postmediale per analizzare la produzione e la fruizione dei diversi contenuti digitali da parte degli “spettautori” del social Web (Pasta, 2021). In altri testi si è definito il costrutto (Pasta, Rivoltella, 2022a), discusso la misurabilità del fenomeno (Pasta, Marangi, Rivoltella, 2021), presentato lo strumento di rilevazione Punteggio di Competenza Digitale (PCD) (Marangi, Pasta, Rivoltella, 2022) e, sullo stesso campione, indagato le caratteristiche dei minori per i quali la condizione di povertà educativa non coincide con quella di povertà educativa digitale (Marangi, Pasta, Rivoltella, 2023). Nel convegno nazionale Sirem 2022 sono stati presentati i primi dati di una rilevazione su 1.976 studenti di 112 classi in 39 scuole secondarie di I grado di tutta Italia, svolta nell’ambito del progetto Connessioni Digitali (2021-2024) realizzato da Save the Children insieme al Cremit dell’Università Cattolica e alla cooperativa sociale Edi onlus. Questo contributo presenta una nuova rilevazione, realizzata con i medesimi strumenti, su 6.598 rispondenti di 100 scuole secondarie di I grado (classe II) in 72 differenti città distribuite in 17 regioni italiane. Si indicheranno elementi di continuità e discontinuità tra le due rilevazioni, individuando le tendenze che possono contribuire a precisare il costrutto di “povertà educativa digitale”. Descrizione Il concetto di povertà educativa digitale è l’esito dell’ibridazione di due prospettive con cui declinare la competenza digitale: quella “dei diritti” (Digital Competences 2.1 e 2.2) e quella delle “New Literacies” (Rivoltella, 2020), più attenta alla dinamicità e alla transdisciplinarietà delle competenze (Buckingham, 2020) e al concetto delle Dynamic Literacies (Potter, McDougall, 2017). In quest’ottica il PCD è calcolato su 12 indicatori afferenti alle quattro dimensioni dell’apprendimento: per comprendere (conoscenza tecnica; regole; filtrare dati, informazioni e contenuti digitali), per essere (creatività digitale; competenze narrative; proteggere l’identità digitale), per vivere assieme (netiquette e cyberstupidity; logiche algoritmiche; sapere collaborativo), per una vita autonoma e attiva (cittadinanza: usare il web per buone cause; condividere informazioni; capacità critica). Si evince, dunque, come al primo ampliamento da “divario digitale” a “povertà educativa digitale” corrisponde il passaggio da “Educazione Digitale” a “Cittadinanza Onlife” (Pasta, Rivoltella, 2022b). La seconda parte del PCD prevede un test di 30 domande con cui i partecipanti possono ottenere un valore tra 0 e 12, corrispondenti ai 12 indicatori delle quattro aree – ciascuna, dunque, con un punteggio tra 0 e 3 punti – apprendere per comprendere, per essere, per vivere assieme, per una vita autonoma e attiva. Questi dati verranno, da un lato, incrociati con le varianti socioculturali ottenute dal questionario che costituisce la prima parte del PCD (genere, aree geografiche, povertà educativa, capitale culturale, rendimento scolastico, origine nazionale, disponibilità di dispositivi e rete internet veloce, presenza di regole in famiglia, abitudine all’uso di strumenti e alle pratiche digitali a scuola e nell’extrascuola); infine, il PCD ottenuto dai minori verrà analizzato per individuare quali aree e quali indicatori rilevano maggiori competenze e più accentuate criticità.
2023
Italiano
New literacies. Nuovi linguaggi, nuove competenze. Book of Abstracts
Convegno Sirem 2023
Università Pontificia Salesiana di Roma
30-ago-2023
1-set-2023
978-88-284-0587-0
Scholé - Morcelliana
Marangi, M., Pasta, S., Rivoltella, P. C., Rondonotti, M., Povertà educativa digitale: una rilevazione a partire dal nuovo costrutto, Abstract de <<Convegno Sirem 2023>>, (Università Pontificia Salesiana di Roma, 30-August 01-September 2023 ), Scholé - Morcelliana, Brescia 2023: 77-79 [https://hdl.handle.net/10807/247854]
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