Introduzione Negli ultimi anni sia la ricerca accademica (Schweppe, Perry, 2022) sia la riflessione socio-culturale, educativa e politica (Guillén-Nieto, 2023; Santerini, 2023) si sono soffermate sull’hate speech, il discorso d’odio e le flame wars, le fiammate con cui, soprattutto nel web sociale, sono presi di mira gruppi o singoli eletti a bersaglio perché simbolo di una determinata posizione, comportamento, o fragilità; uno degli esiti di questi studi e dibattiti è la nuova definizione di hate speech adottata dal Consiglio d’Europa nel maggio 2022 (CM/Rec2022-161). In altre ricerche sono stati analizzati il fenomeno e la rilevanza dell’ambiente digitale (Pasta, 2018), l’interpretazione di conversazioni con adolescenti e giovani che avevano coprodotto discorsi d’odio online (Pasta, 2019), le possibili risposte mediaeducative (Pasta, 2021a), alcuni casi-studio di rilevazione (detection) dell’hate speech coniugando automatismi algoritmici e valutazione qualitativa (Pasta, 2021b, 2023), la proposta di uno spettro dell’odio online anche a fronte delle difficoltà di determinarne i contorni a livello sociale o giuridico (Pasta, 2022); queste ricerche sono state applicate a specifiche forme di “pensiero prevenuto”, quali il razzismo (Pasta, 2021c), l’islamofobia (Pasta, 2020a), l’antisemitismo (Pasta et al., 2021), l’antiziganismo (Pasta, 2023), il sessismo (Pasta, Santerini, 2021), i diversi bersagli durante la pandemia da Covid-19 (Pasta, 2021d), l’intersezionalità (Pasta, 2021e). In questa sede, spostando l’attenzione su una prospettiva attenta al ruolo delle potenziali vittime (James, McBride, 2022), ci si focalizza sull’attivazione e la partecipazione di giovani e gruppi potenzialmente eletti a bersaglio in forme di contronarrazione e narrazione alternativa all’hate speech. Descrizione Si analizzeranno, da un punto di vista metodologico, tre progetti di contrasto all’odio online (in particolare antisemitismo, islamofobia, antiziganismo e sessimo) attraverso il coinvolgimento dei gruppi giovanili di minoranze eletti a bersaglio e la valorizzazione delle logiche partecipative, inclusive e creative dei media digitali. Si tratta di tre progetti, realizzati dal Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali dell’Università Cattolica, che saranno analizzati secondo una teoria del cambiamento attraverso la Media Literacy applicata all’ecosistema informativo attuale. In questa teoria del cambiamento, mutuata da Julian McDougall e Isabella Rega (2022), gli ecosistemi mediatici – locali, nazionali, o di dimensioni più ampie – sono intesi come «sistemi dinamici di relazioni tra vari attori, processi e strutture che influenzano il modo in cui i contenuti dei media vengono generati, condivisi, consumati e utilizzati» (BBC Media Action, 2021, p. 2). Il cambiamento si verifica quando la Media Literacy lavora su tutte e quattro queste variabili: accesso, consapevolezza, capacità e conseguenze; è un’impostazione che conferma la necessità di sganciare un possibile modello di efficacia della Media Literacy dall’applicazione universale di un sistema di competenze che prescinda dai contesti; non si pensa così al “travaso” di competenze digitali in modo individuale, ma piuttosto all’alfabetizzazione mediatica in termini collettivi. Il contributo si concentrerà sul coinvolgimento dei gruppi giovanili, in particolare di gruppi appartenenti alle minoranze ebraica, romanì e musulmana, indicando alcune attenzioni metodologiche e inquadrando il contrasto all’odio online tra i “nuovi alfabeti” (Rivoltella, 2020) per la “cittadinanza onlife” (Pasta, Rivoltella, 2022) e tra le competenze interculturali al tempo del web sociale e del nuovo ecosistema informativo (Pasta, 2020b).

Pasta, S., Hate speech online: il coinvolgimento dei gruppi bersaglio dell’odio e la teoria del cambiamento attraversola Media Literacy, Abstract de <<Convegno Sirem 2023>>, (Roma, Università Pontificia Salesiana, 30-August 01-September 2023 ), Scholé - Morcelliana, Brescia 2023: 155-158 [https://hdl.handle.net/10807/247835]

Hate speech online: il coinvolgimento dei gruppi bersaglio dell’odio e la teoria del cambiamento attraverso la Media Literacy

Pasta, Stefano
2023

Abstract

Introduzione Negli ultimi anni sia la ricerca accademica (Schweppe, Perry, 2022) sia la riflessione socio-culturale, educativa e politica (Guillén-Nieto, 2023; Santerini, 2023) si sono soffermate sull’hate speech, il discorso d’odio e le flame wars, le fiammate con cui, soprattutto nel web sociale, sono presi di mira gruppi o singoli eletti a bersaglio perché simbolo di una determinata posizione, comportamento, o fragilità; uno degli esiti di questi studi e dibattiti è la nuova definizione di hate speech adottata dal Consiglio d’Europa nel maggio 2022 (CM/Rec2022-161). In altre ricerche sono stati analizzati il fenomeno e la rilevanza dell’ambiente digitale (Pasta, 2018), l’interpretazione di conversazioni con adolescenti e giovani che avevano coprodotto discorsi d’odio online (Pasta, 2019), le possibili risposte mediaeducative (Pasta, 2021a), alcuni casi-studio di rilevazione (detection) dell’hate speech coniugando automatismi algoritmici e valutazione qualitativa (Pasta, 2021b, 2023), la proposta di uno spettro dell’odio online anche a fronte delle difficoltà di determinarne i contorni a livello sociale o giuridico (Pasta, 2022); queste ricerche sono state applicate a specifiche forme di “pensiero prevenuto”, quali il razzismo (Pasta, 2021c), l’islamofobia (Pasta, 2020a), l’antisemitismo (Pasta et al., 2021), l’antiziganismo (Pasta, 2023), il sessismo (Pasta, Santerini, 2021), i diversi bersagli durante la pandemia da Covid-19 (Pasta, 2021d), l’intersezionalità (Pasta, 2021e). In questa sede, spostando l’attenzione su una prospettiva attenta al ruolo delle potenziali vittime (James, McBride, 2022), ci si focalizza sull’attivazione e la partecipazione di giovani e gruppi potenzialmente eletti a bersaglio in forme di contronarrazione e narrazione alternativa all’hate speech. Descrizione Si analizzeranno, da un punto di vista metodologico, tre progetti di contrasto all’odio online (in particolare antisemitismo, islamofobia, antiziganismo e sessimo) attraverso il coinvolgimento dei gruppi giovanili di minoranze eletti a bersaglio e la valorizzazione delle logiche partecipative, inclusive e creative dei media digitali. Si tratta di tre progetti, realizzati dal Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali dell’Università Cattolica, che saranno analizzati secondo una teoria del cambiamento attraverso la Media Literacy applicata all’ecosistema informativo attuale. In questa teoria del cambiamento, mutuata da Julian McDougall e Isabella Rega (2022), gli ecosistemi mediatici – locali, nazionali, o di dimensioni più ampie – sono intesi come «sistemi dinamici di relazioni tra vari attori, processi e strutture che influenzano il modo in cui i contenuti dei media vengono generati, condivisi, consumati e utilizzati» (BBC Media Action, 2021, p. 2). Il cambiamento si verifica quando la Media Literacy lavora su tutte e quattro queste variabili: accesso, consapevolezza, capacità e conseguenze; è un’impostazione che conferma la necessità di sganciare un possibile modello di efficacia della Media Literacy dall’applicazione universale di un sistema di competenze che prescinda dai contesti; non si pensa così al “travaso” di competenze digitali in modo individuale, ma piuttosto all’alfabetizzazione mediatica in termini collettivi. Il contributo si concentrerà sul coinvolgimento dei gruppi giovanili, in particolare di gruppi appartenenti alle minoranze ebraica, romanì e musulmana, indicando alcune attenzioni metodologiche e inquadrando il contrasto all’odio online tra i “nuovi alfabeti” (Rivoltella, 2020) per la “cittadinanza onlife” (Pasta, Rivoltella, 2022) e tra le competenze interculturali al tempo del web sociale e del nuovo ecosistema informativo (Pasta, 2020b).
2023
Italiano
New literacies. Nuovi linguaggi, nuove competenze. Book of Abstracts
Convegno Sirem 2023
Roma, Università Pontificia Salesiana
30-ago-2023
1-set-2023
978-88-284-0587-0
Scholé - Morcelliana
Pasta, S., Hate speech online: il coinvolgimento dei gruppi bersaglio dell’odio e la teoria del cambiamento attraversola Media Literacy, Abstract de <<Convegno Sirem 2023>>, (Roma, Università Pontificia Salesiana, 30-August 01-September 2023 ), Scholé - Morcelliana, Brescia 2023: 155-158 [https://hdl.handle.net/10807/247835]
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