Il presente lavoro, un contributo allo studio dell'intervento dei processi cognitivi di carattere normativo sulle condotte di valutazione, prende in esame l'azione della norma di internalita' nei processi di attribuzione di responsabilita' e nella formulazione di prognosi sociale da parte di operatori sociali nel trattamento di casi di abusi familiare. Ai soggetti che hanno partecipato alla ricerca sono stati somministrati un Questionario di Attribuzione (Q.d.A.) ed un Dossier composto da due diverse modalita' di lettura di un caso di abuso. I risultati hanno evidenziato una tendenza generale a formulare attribuzioni di tipo interno in occasione della valutazione diretta (Q.d.A.) di comportamenti abusanti, in modo tale che i soggetti sono risultati tanto piu' in sintonia con la norma di internalita'quanto piu' distanti sul piano professionale dalla situazione oggetto di valutazione. L'analisi dei dati relativi alla valutazione indiretta (Dossier) di comportamenti attributivi ha invece evidenziato da parte degli appartenenti ai gruppi professionali effettivamente coinvolti nel trattamento di casi di abuso familiare, la preferenza per modalita' di valutazione di natura intermedia, soprattutto se poste a confronto con valutazioni ispirate ad una prospettiva di tipo esterno, preferenza da porre in relazione alla perticolare natura della situazione di lavoro sociale oggetto di indagine.

Galimberti, C., Scabini, E., Marta, E., Regalia, C., La norma d'internalità nella valutazione del lavoro sociale, <<ARCHIVIO DI PSICOLOGIA, NEUROLOGIA E PSICHIATRIA>>, 1993; 54 (1): 64-80 [http://hdl.handle.net/10807/22540]

La norma d'internalità nella valutazione del lavoro sociale

Galimberti, Carlo;Scabini, Eugenia;Marta, Elena;Regalia, Camillo
1993

Abstract

Il presente lavoro, un contributo allo studio dell'intervento dei processi cognitivi di carattere normativo sulle condotte di valutazione, prende in esame l'azione della norma di internalita' nei processi di attribuzione di responsabilita' e nella formulazione di prognosi sociale da parte di operatori sociali nel trattamento di casi di abusi familiare. Ai soggetti che hanno partecipato alla ricerca sono stati somministrati un Questionario di Attribuzione (Q.d.A.) ed un Dossier composto da due diverse modalita' di lettura di un caso di abuso. I risultati hanno evidenziato una tendenza generale a formulare attribuzioni di tipo interno in occasione della valutazione diretta (Q.d.A.) di comportamenti abusanti, in modo tale che i soggetti sono risultati tanto piu' in sintonia con la norma di internalita'quanto piu' distanti sul piano professionale dalla situazione oggetto di valutazione. L'analisi dei dati relativi alla valutazione indiretta (Dossier) di comportamenti attributivi ha invece evidenziato da parte degli appartenenti ai gruppi professionali effettivamente coinvolti nel trattamento di casi di abuso familiare, la preferenza per modalita' di valutazione di natura intermedia, soprattutto se poste a confronto con valutazioni ispirate ad una prospettiva di tipo esterno, preferenza da porre in relazione alla perticolare natura della situazione di lavoro sociale oggetto di indagine.
1993
Italiano
Galimberti, C., Scabini, E., Marta, E., Regalia, C., La norma d'internalità nella valutazione del lavoro sociale, <<ARCHIVIO DI PSICOLOGIA, NEUROLOGIA E PSICHIATRIA>>, 1993; 54 (1): 64-80 [http://hdl.handle.net/10807/22540]
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