Il contributo intende promuovere una riflessione critica attorno alle funzioni che il coordinamento pedagogico può assumere in termini inclusivi. La costruzione di una rete di interventi a favore di bambini con disabilità in età prescolare, esito di un pensare corale che necessita del continuo intreccio di attori, linguaggi, ambienti, è attualmente una delle zone d’ombra del nostro sistema educativo. Ciò che viene a mancare, spesso, non è solo la possibilità di mettersi in dialogo o di promuovere una sempre maggiore consapevolezza professionale, ma anche l’opportunità di definire i compiti di chi è chiamato a tenere la rete stessa. In tal senso, il coordinamento pedagogico, figura-chiave nell’ambito dei servizi per l’infanzia, rappresenta un’opportunità ineludibile, sia in termini di accompagnamento dell’equipe educativa, sia ancora per quella dimensione di cura che la connessione con famiglie, servizi socio-sanitari e territorio rende necessaria. Vi è infine un’ulteriore sfida che induce a riconoscere tali professionisti quali figure di sistema, in grado di allestire contesti di fiducia, spazi di ascolto e di parola che facilitano l’incontro di punti di vista differenti, essenziali in un orizzonte che voglia definirsi autenticamente inclusivo.
Maggiolini, S., Sannipoli, M., Verso una cultura inclusiva: ruoli, funzioni e compiti del coordinamento pedagogico., in Le Società per la società: ricerca, scenari, emergenze, (Roma, 26-27 September 2019), Pensa MultiMedia, Roma 2020: 202-209 [http://hdl.handle.net/10807/214993]
Verso una cultura inclusiva: ruoli, funzioni e compiti del coordinamento pedagogico.
Maggiolini, Silvia;
2020
Abstract
Il contributo intende promuovere una riflessione critica attorno alle funzioni che il coordinamento pedagogico può assumere in termini inclusivi. La costruzione di una rete di interventi a favore di bambini con disabilità in età prescolare, esito di un pensare corale che necessita del continuo intreccio di attori, linguaggi, ambienti, è attualmente una delle zone d’ombra del nostro sistema educativo. Ciò che viene a mancare, spesso, non è solo la possibilità di mettersi in dialogo o di promuovere una sempre maggiore consapevolezza professionale, ma anche l’opportunità di definire i compiti di chi è chiamato a tenere la rete stessa. In tal senso, il coordinamento pedagogico, figura-chiave nell’ambito dei servizi per l’infanzia, rappresenta un’opportunità ineludibile, sia in termini di accompagnamento dell’equipe educativa, sia ancora per quella dimensione di cura che la connessione con famiglie, servizi socio-sanitari e territorio rende necessaria. Vi è infine un’ulteriore sfida che induce a riconoscere tali professionisti quali figure di sistema, in grado di allestire contesti di fiducia, spazi di ascolto e di parola che facilitano l’incontro di punti di vista differenti, essenziali in un orizzonte che voglia definirsi autenticamente inclusivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.