All’interno del presente contributo vengono formulate alcune considerazioni in merito alla potenziale configurabilita` di una portata “ultra-soggettiva” all’interpello ordinario. L’analisi, dapprima di natura introduttiva rispetto all’istituto dell’interpello di cui si e` provato ad individuare i tratti funzionali principali, muove da un recente arresto di legittimita` attraverso il quale i Giudici della Corte di Cassazione hanno attribuito all’interpello una portata applicativa piu` ampia rispetto a quella piu` ristretta evincibile dalla lettura dell’art. 11, 3° comma, dello Statuto dei diritti del contribuente. Da qui, valutata ed appurata la compatibilita` d’una eventuale portata ultra-soggettiva dell’interpello rispetto ai principi generali che governano il rapporto tra Amministrazione Finanziaria e contribuente, si e` provato ad appurare se vi sia e, se si, ove possa essere individuato, un limite (lo si anticipa, di natura prettamente normativa) alla riconoscibilita` d’una portata ultra-soggettiva all’istituto dell’interpello. In chiave conclusiva, ipotizzando come potenzialmente configurabile un’applicazione meta-individuale della risposta resa a seguito di presentazione d’interpello ordinario, vengono sollevati due quesiti. Ci si e` chiesti, in primo luogo, se l’ultra-soggettivita` in parola possa considerarsi applicabile anche nei confronti di tipologie di interpello diverse da quello ordinario; in secondo luogo, quale debba essere la funzione da riconoscersi eventualmente all’Amministrazione Finanziaria nell’eventualita` in cui il fine dell’interpello ordinario venisse ad identificarsi nella richiesta di chiarimenti in merito all’interpretazione di una norma, prescindendo dall’eventuale fattispecie concreta in relazione alla quale la norma potrebbe, se del caso, trovare applicazione.
Purpura, A., Alcuni appunti sulla prospettata portata ultrasoggettiva dell'interpello ordinario, <<DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIA>>, 2022; 2022 (2): 397-422 [http://hdl.handle.net/10807/209739]
Alcuni appunti sulla prospettata portata ultrasoggettiva dell'interpello ordinario
Purpura, Andrea
Primo
2022
Abstract
All’interno del presente contributo vengono formulate alcune considerazioni in merito alla potenziale configurabilita` di una portata “ultra-soggettiva” all’interpello ordinario. L’analisi, dapprima di natura introduttiva rispetto all’istituto dell’interpello di cui si e` provato ad individuare i tratti funzionali principali, muove da un recente arresto di legittimita` attraverso il quale i Giudici della Corte di Cassazione hanno attribuito all’interpello una portata applicativa piu` ampia rispetto a quella piu` ristretta evincibile dalla lettura dell’art. 11, 3° comma, dello Statuto dei diritti del contribuente. Da qui, valutata ed appurata la compatibilita` d’una eventuale portata ultra-soggettiva dell’interpello rispetto ai principi generali che governano il rapporto tra Amministrazione Finanziaria e contribuente, si e` provato ad appurare se vi sia e, se si, ove possa essere individuato, un limite (lo si anticipa, di natura prettamente normativa) alla riconoscibilita` d’una portata ultra-soggettiva all’istituto dell’interpello. In chiave conclusiva, ipotizzando come potenzialmente configurabile un’applicazione meta-individuale della risposta resa a seguito di presentazione d’interpello ordinario, vengono sollevati due quesiti. Ci si e` chiesti, in primo luogo, se l’ultra-soggettivita` in parola possa considerarsi applicabile anche nei confronti di tipologie di interpello diverse da quello ordinario; in secondo luogo, quale debba essere la funzione da riconoscersi eventualmente all’Amministrazione Finanziaria nell’eventualita` in cui il fine dell’interpello ordinario venisse ad identificarsi nella richiesta di chiarimenti in merito all’interpretazione di una norma, prescindendo dall’eventuale fattispecie concreta in relazione alla quale la norma potrebbe, se del caso, trovare applicazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.