La digitalizzazione dell’economia pone innanzi alla necessita` di andare oltre i tradizionali criteri di collegamento “territorio-centrici” tra reddito e Stato legittimato ad esercitare la propria potesta` impositiva. Cio` perche´ le attivita` economicamente, e fiscalmente, rilevanti poste in essere dalle imprese digitali prescindono, per propria natura, dalla stabile presenza all’interno di un determinato territorio. Pertanto, se e` vero, com’e` , che detti canoni di correlazione territoriale elaborati sulla base dell’esperienza propria delle economie tradizionali non possano trovare applicazione in relazione a quelle digitalizzate, allo stesso tempo, pero` , occorre chiedersi se sia possibile rintracciare almeno un criterio che si ponga a meta` strada tra i criteri di collegamento applicabili alle economie tradizionali e la necessaria innovazione di questi che la digitalizzazione impone. In detta prospettiva, richiamando le caratteristiche essenziali di un tributo elaborato, seppur in tempi risalenti, al sol scopo di tassare le interazioni tra utenti e piattaforme digitali (c.d. bit tax), ci si interroghera` in merito alla possibilita` di mutuare dalla struttura di detto tributo la possibilita` di ancorare la tassazione delle economie digitali al luogo in cui il servizio digitale venga fruito dagli utenti, evidenziando, infine, i potenziali benefici che a detta scelta potrebbero far seguito.

Purpura, A., Brevi riflessioni in tema di stabile organizzazione digitale: dalla bit tax all’utentecentrismo?, <<DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIA>>, 2020; (2): 476-493 [http://hdl.handle.net/10807/204369]

Brevi riflessioni in tema di stabile organizzazione digitale: dalla bit tax all’utentecentrismo?

Purpura, Andrea
2020

Abstract

La digitalizzazione dell’economia pone innanzi alla necessita` di andare oltre i tradizionali criteri di collegamento “territorio-centrici” tra reddito e Stato legittimato ad esercitare la propria potesta` impositiva. Cio` perche´ le attivita` economicamente, e fiscalmente, rilevanti poste in essere dalle imprese digitali prescindono, per propria natura, dalla stabile presenza all’interno di un determinato territorio. Pertanto, se e` vero, com’e` , che detti canoni di correlazione territoriale elaborati sulla base dell’esperienza propria delle economie tradizionali non possano trovare applicazione in relazione a quelle digitalizzate, allo stesso tempo, pero` , occorre chiedersi se sia possibile rintracciare almeno un criterio che si ponga a meta` strada tra i criteri di collegamento applicabili alle economie tradizionali e la necessaria innovazione di questi che la digitalizzazione impone. In detta prospettiva, richiamando le caratteristiche essenziali di un tributo elaborato, seppur in tempi risalenti, al sol scopo di tassare le interazioni tra utenti e piattaforme digitali (c.d. bit tax), ci si interroghera` in merito alla possibilita` di mutuare dalla struttura di detto tributo la possibilita` di ancorare la tassazione delle economie digitali al luogo in cui il servizio digitale venga fruito dagli utenti, evidenziando, infine, i potenziali benefici che a detta scelta potrebbero far seguito.
2020
Italiano
Purpura, A., Brevi riflessioni in tema di stabile organizzazione digitale: dalla bit tax all’utentecentrismo?, <<DIRITTO E PRATICA TRIBUTARIA>>, 2020; (2): 476-493 [http://hdl.handle.net/10807/204369]
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