The dense contribution highlights the complex negotiations that allowed the monks of Monte Oliveto Maggiore to return to the monastery of Rodengo in Franciacorta following their removal due to the Napoleonic suppression; after a reconstruction of the events of the abbey, built in the 11th century as a Cluniac priory and which became an Olivetan foundation in the 15th century, the complex negotiations for the reopening of the monastery and the central role played by Pope Paolo VI in his relaunch.
Il denso contributo mette in luce le complesse trattative che permisero il ritorno dei monaci di Monte Oliveto Maggiore nel monastero di Rodengo in Franciacorta in seguito al loro allontanamento dovuto alla soppressione napoleonica; dopo una ricostruzione delle vicende dell’abbazia, sorta nell’XI secolo come priorato cluniacense e divenuta nel XV secolo una fondazione olivetana, si evidenziano grazie ad una ricchissima documentazione d’archivio le complesse trattative per la riapertura del monastero e il ruolo centrale svolto da papa Paolo VI nel suo rilancio.
Archetti, G., Dalla Borgogna alle Crete senesi: il monastero di Rodengo, <<BRIXIA SACRA>>, 2020; XXV (1-4): 75-225 [http://hdl.handle.net/10807/179301]
Dalla Borgogna alle Crete senesi: il monastero di Rodengo
Archetti, Gabriele
2020
Abstract
The dense contribution highlights the complex negotiations that allowed the monks of Monte Oliveto Maggiore to return to the monastery of Rodengo in Franciacorta following their removal due to the Napoleonic suppression; after a reconstruction of the events of the abbey, built in the 11th century as a Cluniac priory and which became an Olivetan foundation in the 15th century, the complex negotiations for the reopening of the monastery and the central role played by Pope Paolo VI in his relaunch.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.