La Teoria della Mente (ToM), capacità di rappresentarsi gli stati mentali propri e altrui per comprendere e prevedere il comportamento, costituisce un costrutto psicologico multisfaccettato, classicamente studiato attraverso l’utilizzo dei compiti di falsa credenza, ritenuti la “cartina-al- tornasole” di tale sviluppo in età evolutiva (Wellman, Cross, Watson, 2001). Accanto ai numerosi lavori relativi all’individuazione delle tappe evolutive della ToM, iniziano a essere presenti studi di training, da cui emerge che l’impiego di feedback correttivi (Clements et al., 2000), di stimoli di natura verbale (Lohmann, Tomasello, 2003) e di conversazioni ricche di lessico psicologico (Ornaghi et al., 2011 Bianco et al., 2015; 2016) rafforzi la comprensione dei contenuti mentali, essenziali per promuovere la ToM. Tuttavia, l’efficacia degli elementi specifici di tali training in bambini di età scolare è ancora da approfondire. Per questo scopo, è stato realizzato un conversation-based training focalizzato su un aspetto specifico della ToM, quale la comprensione della falsa credenza, stato mentale epistemico complesso. Partecipanti: 24 bambini (età media= 10 anni, 6 mesi, ds=3.36 mesi, bilanciati per genere) di madrelingua italiana, in condizioni di sviluppo tipico e omogenei per status socio-economico. I partecipanti sono stati suddivisi equamente e casualmente in due gruppi: gruppo sperimentale, sottoposto a un training sulla ToM (false credenze a complessità crescente e conversazioni relative agli stati epistemici) e gruppo di controllo, sottoposto a un training senza riferimento alla ToM. Entrambi i gruppi sono stati testati con una batteria di compiti classici ToM in una fase di pre- e post-training, al fine di verificare l’efficacia del training ToM. I risultati mostrano che i bambini del gruppo sperimentale presentano un miglioramento statisticamente significativo nella comprensione della falsa credenza di secondo ordine rispetto a quelli del gruppo di controllo (t= 2.331, p < .05), a supporto dell’efficacia del training proposto. Il presente studio, in linea con quelli a campione più numeroso presenti in letteratura (Bianco et al., 2015; 2016), contribuisce a dimostrare che è possibile potenziare specifiche componenti della ToM (comprensione della falsa credenza) attraverso discussioni e riflessioni di gruppo focalizzate sul riconoscimento delle differenti prospettive epistemiche che le persone possono avere sul medesimo dato di realtà, e sulla comprensione di come tali differenti prospettive guidino il comportamento. Supportare lo sviluppo di questa consapevolezza mentalistica dovrebbe avere ricadute positive sulle competenze sociali e relazionali che il bambino utilizza nelle interazioni quotidiane.
Valle, A., Abbiati, S. M., Baglio, G., Bongiovanni, E., Genco, M., Sangiuliano Intra, F., Lombardi, E., Castelli, I., Imparare ad assumere il punto di vista epistemico dell’altro: uno studio di training sulla falsa credenza di II ordine, Abstract de <<Associazione Italiana di Psicologia Sezione di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione XXX Congresso Nazionale>>, (Messina, Italy, 14-16 September 2017 ), Alpes Italia srl, ROMA -- ITA 2017: 98-98 [http://hdl.handle.net/10807/161665]
Imparare ad assumere il punto di vista epistemico dell’altro: uno studio di training sulla falsa credenza di II ordine
Valle, Annalisa;Sangiuliano Intra, Francesca;Lombardi, Elisabetta;Castelli, Ilaria
2017
Abstract
La Teoria della Mente (ToM), capacità di rappresentarsi gli stati mentali propri e altrui per comprendere e prevedere il comportamento, costituisce un costrutto psicologico multisfaccettato, classicamente studiato attraverso l’utilizzo dei compiti di falsa credenza, ritenuti la “cartina-al- tornasole” di tale sviluppo in età evolutiva (Wellman, Cross, Watson, 2001). Accanto ai numerosi lavori relativi all’individuazione delle tappe evolutive della ToM, iniziano a essere presenti studi di training, da cui emerge che l’impiego di feedback correttivi (Clements et al., 2000), di stimoli di natura verbale (Lohmann, Tomasello, 2003) e di conversazioni ricche di lessico psicologico (Ornaghi et al., 2011 Bianco et al., 2015; 2016) rafforzi la comprensione dei contenuti mentali, essenziali per promuovere la ToM. Tuttavia, l’efficacia degli elementi specifici di tali training in bambini di età scolare è ancora da approfondire. Per questo scopo, è stato realizzato un conversation-based training focalizzato su un aspetto specifico della ToM, quale la comprensione della falsa credenza, stato mentale epistemico complesso. Partecipanti: 24 bambini (età media= 10 anni, 6 mesi, ds=3.36 mesi, bilanciati per genere) di madrelingua italiana, in condizioni di sviluppo tipico e omogenei per status socio-economico. I partecipanti sono stati suddivisi equamente e casualmente in due gruppi: gruppo sperimentale, sottoposto a un training sulla ToM (false credenze a complessità crescente e conversazioni relative agli stati epistemici) e gruppo di controllo, sottoposto a un training senza riferimento alla ToM. Entrambi i gruppi sono stati testati con una batteria di compiti classici ToM in una fase di pre- e post-training, al fine di verificare l’efficacia del training ToM. I risultati mostrano che i bambini del gruppo sperimentale presentano un miglioramento statisticamente significativo nella comprensione della falsa credenza di secondo ordine rispetto a quelli del gruppo di controllo (t= 2.331, p < .05), a supporto dell’efficacia del training proposto. Il presente studio, in linea con quelli a campione più numeroso presenti in letteratura (Bianco et al., 2015; 2016), contribuisce a dimostrare che è possibile potenziare specifiche componenti della ToM (comprensione della falsa credenza) attraverso discussioni e riflessioni di gruppo focalizzate sul riconoscimento delle differenti prospettive epistemiche che le persone possono avere sul medesimo dato di realtà, e sulla comprensione di come tali differenti prospettive guidino il comportamento. Supportare lo sviluppo di questa consapevolezza mentalistica dovrebbe avere ricadute positive sulle competenze sociali e relazionali che il bambino utilizza nelle interazioni quotidiane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.