Il coronavirus ha scatenato una pandemia che fa riaffiorare i ricordi di atavici flagelli, riproponendo antiche minacce, che ritenevamo confinate ai libri di storia. Il legame tra uomo e natura è sempre stato conflittuale e scandito da bibliche pestilenze che periodicamente riaffiorano, sovvertendo un ordine che il Sapiens pretende invano di dominare. Riappare inaspettatamente il cigno nero, evento imprevisto che stravolge la traiettoria delle nostre aspettative, e che, a posteriori, è inappropriatamente razionalizzato e giudicato prevedibile. E la pandemia si propaga attraverso una rete (network) fatta di contiguità fisica e rapporti sociali, catalizzata dalla globalizzazione e collegata ad una dimensione digitale sempre più pervasiva. In questo contesto, i network virali si intersecano con piattaforme e reti virtuali, con un intreccio basato su antinomie e connivenze solo apparentemente estemporanee. La dialettica contrapposizione tra network virali e piattaforme digitali può essere interpretata anche col mito della caverna di Platone, domandandosi se le orme percepite dai prigionieri rappresentano la realtà concreta o una sua mera trasposizione virtuale.
Moro Visconti, R., Network virali e piattaforme digitali, <<VITA E PENSIERO>>, 2020; CIII (4): 22-26 [http://hdl.handle.net/10807/161044]
Network virali e piattaforme digitali
Moro Visconti, Roberto
2020
Abstract
Il coronavirus ha scatenato una pandemia che fa riaffiorare i ricordi di atavici flagelli, riproponendo antiche minacce, che ritenevamo confinate ai libri di storia. Il legame tra uomo e natura è sempre stato conflittuale e scandito da bibliche pestilenze che periodicamente riaffiorano, sovvertendo un ordine che il Sapiens pretende invano di dominare. Riappare inaspettatamente il cigno nero, evento imprevisto che stravolge la traiettoria delle nostre aspettative, e che, a posteriori, è inappropriatamente razionalizzato e giudicato prevedibile. E la pandemia si propaga attraverso una rete (network) fatta di contiguità fisica e rapporti sociali, catalizzata dalla globalizzazione e collegata ad una dimensione digitale sempre più pervasiva. In questo contesto, i network virali si intersecano con piattaforme e reti virtuali, con un intreccio basato su antinomie e connivenze solo apparentemente estemporanee. La dialettica contrapposizione tra network virali e piattaforme digitali può essere interpretata anche col mito della caverna di Platone, domandandosi se le orme percepite dai prigionieri rappresentano la realtà concreta o una sua mera trasposizione virtuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.