Note fin dal basso medioevo, le sorgenti solforose di Pozza di Fassa (Tn) hanno per secoli alimentato forme di curismo determinando le alterne fortune di uno stabilimento termale fino agli anni del primo dopoguerra. Dopo l’abbandono dell’impianto, in seguito ad un incendio nel 1926, dagli anni Ottanta del secolo scorso la sua riapertura è stata nuovamente proposta da imprenditori privati che nel 2003 hanno realizzato una moderna struttura termale. Essa vede però flussi legati solo parzialmente al turismo, in quanto la maggior parte dei frequentatori sono curisti locali che non generano pernottamenti. Il caso di studio analizza l’attuale modello di gestione e le prospettive di ricadute economiche sulle strutture turistiche locali, legate ad una effettiva integrazione delle terme con le forme di turismo prevalenti nella località. Viene inoltre analizzato il recente ingresso sulla scena turistica locale di una nota catena termale italiana che ha affiancato alla struttura tradizionale un moderno impianto di benessere, senza tuttavia dare origine a problemi di coesistenza sul mercato delle due proposte di fruizione delle acque sorgive.
Lucarno, G., I «Bagnes» di Pozza di Fassa (TN): da luogo dell’oblio a polo propulsore di sviluppo turistico integrato, <<GEOTEMA>>, 2019; XXIII (60): 136-142 [http://hdl.handle.net/10807/151077]
I «Bagnes» di Pozza di Fassa (TN): da luogo dell’oblio a polo propulsore di sviluppo turistico integrato
Lucarno, Guido
2019
Abstract
Note fin dal basso medioevo, le sorgenti solforose di Pozza di Fassa (Tn) hanno per secoli alimentato forme di curismo determinando le alterne fortune di uno stabilimento termale fino agli anni del primo dopoguerra. Dopo l’abbandono dell’impianto, in seguito ad un incendio nel 1926, dagli anni Ottanta del secolo scorso la sua riapertura è stata nuovamente proposta da imprenditori privati che nel 2003 hanno realizzato una moderna struttura termale. Essa vede però flussi legati solo parzialmente al turismo, in quanto la maggior parte dei frequentatori sono curisti locali che non generano pernottamenti. Il caso di studio analizza l’attuale modello di gestione e le prospettive di ricadute economiche sulle strutture turistiche locali, legate ad una effettiva integrazione delle terme con le forme di turismo prevalenti nella località. Viene inoltre analizzato il recente ingresso sulla scena turistica locale di una nota catena termale italiana che ha affiancato alla struttura tradizionale un moderno impianto di benessere, senza tuttavia dare origine a problemi di coesistenza sul mercato delle due proposte di fruizione delle acque sorgive.File | Dimensione | Formato | |
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