Introduzione Il suicidio in Ospedale rappresenta un evento sentinella, che può colpire qualunque momento di un percorso di cura. In una struttura ospedaliera sono considerate a maggior rischio alcune aree cliniche quali il Dipartimento di Emergenza-Accettazione (DEA) e le Unità Operative di Oncologia, Ostetricia, Ginecologia, Geriatria. Intercettare precocemete il paziente a rischio rappresenta un’importante finestra di opportunità che può consentire di intervenire e prevenire il verificarsi dell’evento. Nell’ottica del miglioramento continuo l’Unità Operativa Semplice di Risk Management, ha intrapreso un’iniziativa di coordinamento con la Direzione Sanitaria, l’Unità Operativa Complessa di Psichiatria e le aree cliniche coinvolte dalla problematica, per realizzare un’azione multidisciplinare che ha portato alla stesura di una nuova procedura per la prevenzione e la gestione del rischio suicidario dei pazienti e/o visitatori rivoltisi alla Fondazione Policlinco Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma (FPG). Materiali e metodi I dati sono stati estratti dall’Archivio delle Segnalazioni di Eventi Avversi dell’UOS Risk Management, con esclusivo riferimento ai suicidi/tentati suicidi registrati nel periodo 01.01.2018-30.04.2019 (applicativo TALETEWEB®). La procedura è stata realizzata basandosi sulle indicazioni contenute nella Raccomandazione n. 4 del marzo 2008 del Ministero della Salute, che ha rappresentato il punto fondamentale di partenza ma è stata implementata con il coinvolgimento delle figure professionali che, per il setting in cui si trovano ad operare, risultavano più competenti ad identificare le aree critiche passibili di miglioramento ed a delineare le azioni preventive da adottare da parte della struttura. Di ausilio per l’assessment del paziente l’introduzione di un questionario per la stratificazione del rischio. Risultati Nel periodo in osservazione sono stati censiti 3 eventi sentinella su un totale di 1.313 eventi (ricomprendenti anche near miss ed eventi avversi) la cui genesi era riconducibile nel 60% dei casi a fattori organizzativi/ procedurali e difetti di comunicazione. L’unico evento di suicidio del 2018 ha riguardato una paziente dimessa e affidata al territorio, quindi non censito dal sistema perché accaduto all’esterno, mentre nei primi 4 mesi osservati del 2019 si è registrato un caso di suicidio a carico di un degente. Conclusioni Dall’introduzione della procedura e dalla sua successiva applicazione capillare, ci si aspetta di rilevare mediante strutturazione di questionario ad hoc da somministrare al personale che presta assistenza nelle alle aree cliniche maggiormente coinvolte dal fenomeno, un cambiamento organizzativo che produrrà risultati positivi, garantendo una migliore qualità della sicurezza di pazienti, operatori e ambiente ed un inquadramento precoce delle condizioni di rischio suicidario.
Cicconi, M., Foti, F., Spagnolo, A. G., Damiani, G., Fiore, A., Cambieri, A., Pozzi, G., Di Nicola, M., Vetrugno, G., Implementazione di procedura aziendale per la prevenzione e gestione del rischio suicidario derivata dalla analisi dell’incident reporting: esperienza della UOS Risk Management - Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCSS., Abstract de <<52° Congresso Nazionale SItI – “Le evidenze scientifiche per la Sanità Pubblica: dalle emergenze alla promozione della salute”.>>, (Perugia Hotel Giò Wine e Jazz Area, 16-19 October 2019 ), Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, S.L. 2019: 337-338 [http://hdl.handle.net/10807/148472]
Implementazione di procedura aziendale per la prevenzione e gestione del rischio suicidario derivata dalla analisi dell’incident reporting: esperienza della UOS Risk Management - Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCSS.
Cicconi, Michela;Foti, Federica;Spagnolo, Antonio Gioacchino;Damiani, Gianfranco;Cambieri, Andrea;Pozzi, Gino;Di Nicola, Marco;Vetrugno, Giuseppe
2019
Abstract
Introduzione Il suicidio in Ospedale rappresenta un evento sentinella, che può colpire qualunque momento di un percorso di cura. In una struttura ospedaliera sono considerate a maggior rischio alcune aree cliniche quali il Dipartimento di Emergenza-Accettazione (DEA) e le Unità Operative di Oncologia, Ostetricia, Ginecologia, Geriatria. Intercettare precocemete il paziente a rischio rappresenta un’importante finestra di opportunità che può consentire di intervenire e prevenire il verificarsi dell’evento. Nell’ottica del miglioramento continuo l’Unità Operativa Semplice di Risk Management, ha intrapreso un’iniziativa di coordinamento con la Direzione Sanitaria, l’Unità Operativa Complessa di Psichiatria e le aree cliniche coinvolte dalla problematica, per realizzare un’azione multidisciplinare che ha portato alla stesura di una nuova procedura per la prevenzione e la gestione del rischio suicidario dei pazienti e/o visitatori rivoltisi alla Fondazione Policlinco Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma (FPG). Materiali e metodi I dati sono stati estratti dall’Archivio delle Segnalazioni di Eventi Avversi dell’UOS Risk Management, con esclusivo riferimento ai suicidi/tentati suicidi registrati nel periodo 01.01.2018-30.04.2019 (applicativo TALETEWEB®). La procedura è stata realizzata basandosi sulle indicazioni contenute nella Raccomandazione n. 4 del marzo 2008 del Ministero della Salute, che ha rappresentato il punto fondamentale di partenza ma è stata implementata con il coinvolgimento delle figure professionali che, per il setting in cui si trovano ad operare, risultavano più competenti ad identificare le aree critiche passibili di miglioramento ed a delineare le azioni preventive da adottare da parte della struttura. Di ausilio per l’assessment del paziente l’introduzione di un questionario per la stratificazione del rischio. Risultati Nel periodo in osservazione sono stati censiti 3 eventi sentinella su un totale di 1.313 eventi (ricomprendenti anche near miss ed eventi avversi) la cui genesi era riconducibile nel 60% dei casi a fattori organizzativi/ procedurali e difetti di comunicazione. L’unico evento di suicidio del 2018 ha riguardato una paziente dimessa e affidata al territorio, quindi non censito dal sistema perché accaduto all’esterno, mentre nei primi 4 mesi osservati del 2019 si è registrato un caso di suicidio a carico di un degente. Conclusioni Dall’introduzione della procedura e dalla sua successiva applicazione capillare, ci si aspetta di rilevare mediante strutturazione di questionario ad hoc da somministrare al personale che presta assistenza nelle alle aree cliniche maggiormente coinvolte dal fenomeno, un cambiamento organizzativo che produrrà risultati positivi, garantendo una migliore qualità della sicurezza di pazienti, operatori e ambiente ed un inquadramento precoce delle condizioni di rischio suicidario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.