Le tecnologie (ICT - Information and Communication Technologies) sono “agenti attivi” nella migrazione, sia a livello individuale, sia collettivo. In questo senso le nuove tecnologie digitali non sono affatto un “lusso” destinato agli abitanti dei paesi più ricchi, né un gadget per un futile intrattenimento, ma piuttosto un bene che permette di soddisfare importanti bisogni primari, tra cui quello di avere a disposizione informazioni e di instaurare comunicazione. Il testo analizza come la “disponibilità digitale”, che spesso caratterizza anche i paesi di emigrazione, è un “capitale di reti” non solo nella fase della partenza, ma in tutto l’intero percorso migratorio. Nell’attraversamento del Mediterraneo, in particolare, i social media assumono spesso un ruolo di “tecnologie di sopravvivenza”, mentre, nella fase successiva, divengono uno strumento per l’inserimento nella comunità del contesto di arrivo. Ad essere chiamati in causa in questa riflessione sono soprattutto gli esperti di Scienze dell’educazione responsabili di progettare ed operare nel sistema dell’accoglienza formale. Si ritiene che, se opportunamente promosse e valorizzate, tali conoscenze e competenze possano favorire percorsi di crescita che rendano i migranti protagonisti attivi.

Pasta, S., Web 2.0, dispositivi digitali mobili e flussi migratori. Un capitale da valorizzare nel sistema dell’accoglienza, <<CONSULTORI FAMILIARI OGGI>>, 2019; 27 (no. 1): 82-94 [http://hdl.handle.net/10807/137572]

Web 2.0, dispositivi digitali mobili e flussi migratori. Un capitale da valorizzare nel sistema dell’accoglienza

Pasta, Stefano
2019

Abstract

Le tecnologie (ICT - Information and Communication Technologies) sono “agenti attivi” nella migrazione, sia a livello individuale, sia collettivo. In questo senso le nuove tecnologie digitali non sono affatto un “lusso” destinato agli abitanti dei paesi più ricchi, né un gadget per un futile intrattenimento, ma piuttosto un bene che permette di soddisfare importanti bisogni primari, tra cui quello di avere a disposizione informazioni e di instaurare comunicazione. Il testo analizza come la “disponibilità digitale”, che spesso caratterizza anche i paesi di emigrazione, è un “capitale di reti” non solo nella fase della partenza, ma in tutto l’intero percorso migratorio. Nell’attraversamento del Mediterraneo, in particolare, i social media assumono spesso un ruolo di “tecnologie di sopravvivenza”, mentre, nella fase successiva, divengono uno strumento per l’inserimento nella comunità del contesto di arrivo. Ad essere chiamati in causa in questa riflessione sono soprattutto gli esperti di Scienze dell’educazione responsabili di progettare ed operare nel sistema dell’accoglienza formale. Si ritiene che, se opportunamente promosse e valorizzate, tali conoscenze e competenze possano favorire percorsi di crescita che rendano i migranti protagonisti attivi.
2019
Italiano
Pasta, S., Web 2.0, dispositivi digitali mobili e flussi migratori. Un capitale da valorizzare nel sistema dell’accoglienza, <<CONSULTORI FAMILIARI OGGI>>, 2019; 27 (no. 1): 82-94 [http://hdl.handle.net/10807/137572]
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10807/137572
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact