Il D.L. n. 78 / 2009 (c.d. "decreto anti-crisi") ha inasprito le norme C.F.C. contro la localizzazione all’estero, anche in paesi "white list", delle “passive income companies”, con oltre la metà dei ricavi costituiti da interessi, dividendi o royalties e ha (re)introdotto lo scudo fiscale, con aliquota al 5%: un’opportunità per regolarizzare, talora rivalutare e rimpatriare holding sempre più problematiche da gestire all’estero. Non cambiano formalmente le norme sull’esterovestizione, peraltro soggetta a controlli sempre più mirati.
Moro Visconti, R., Il rimpatrio delle holding estere: le novità del decreto anti-crisi, <<IL FISCO>>, 2009; (34): 5640-5649 [http://hdl.handle.net/10807/127028]
Il rimpatrio delle holding estere: le novità del decreto anti-crisi
Moro Visconti, Roberto
2009
Abstract
Il D.L. n. 78 / 2009 (c.d. "decreto anti-crisi") ha inasprito le norme C.F.C. contro la localizzazione all’estero, anche in paesi "white list", delle “passive income companies”, con oltre la metà dei ricavi costituiti da interessi, dividendi o royalties e ha (re)introdotto lo scudo fiscale, con aliquota al 5%: un’opportunità per regolarizzare, talora rivalutare e rimpatriare holding sempre più problematiche da gestire all’estero. Non cambiano formalmente le norme sull’esterovestizione, peraltro soggetta a controlli sempre più mirati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.