La direttività e la non-direttività nella loro polarizzazione estrema non sono di fatto sostenibili, e nemmeno loro variazioni o attenuazioni che non colgono lo spirito autentico di una vera relazione di aiuto. Il Metodo relazionale al lavoro sociale valorizza ed estende l’intuizione rogersiana della non direttività radicalizzandola in una concezione contro-intuitiva in cui l’operatore ha bisogno dei suoi utenti e si fa aiutare da essi nel momento stesso in cui li aiuta.
Cabiati, E., Folgheraiter, F., Oltre la non direttività. Il metodo relazionale nel lavoro sociale, <<RIFLESSIONI SISTEMICHE>>, 2016; (14): 166-174 [http://hdl.handle.net/10807/99751]
Oltre la non direttività. Il metodo relazionale nel lavoro sociale
Cabiati, Elena;Folgheraiter, FabioPrimo
2016
Abstract
La direttività e la non-direttività nella loro polarizzazione estrema non sono di fatto sostenibili, e nemmeno loro variazioni o attenuazioni che non colgono lo spirito autentico di una vera relazione di aiuto. Il Metodo relazionale al lavoro sociale valorizza ed estende l’intuizione rogersiana della non direttività radicalizzandola in una concezione contro-intuitiva in cui l’operatore ha bisogno dei suoi utenti e si fa aiutare da essi nel momento stesso in cui li aiuta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.