A partire da alcune recenti considerazioni a proposito del fatto che la riflessione sulla storia implica di per sé una riflessione sulla geografia – ossia sui luoghi dove gli eventi accadono –, e un approfondimento delle relazioni fra i caratteri del luogo ed quelli dell’evento, il contributo cerca di fare luce su eventuali implicazioni di questa acquisizione nell’ambito della teologia della storia. Alcune suggestioni in questo senso si possono riscontrare in alcuni autori del Medioevo centrale, fra i quali Ugo di San Vittore e Gioacchino da Fiore. L’eco di queste idee si riscontra anche nella prima agiografia dell’Ordine dei Predicatori, legata a temi apocalittici quanto e forse più di quella coeva legata a Francesco e ai frati Minori – almeno fino alla metà del XIII secolo, quando divampa lo scontro con i maestri secolari nello studium di Parigi. In questo ambito, il tema geografico centrale pare essere quello dell’Occidente, inteso come la terra dove il sole tramonta. L’attenzione viene poi spostata su alcune riflessioni contemporanee, nelle quali invece è il ruolo dell’Europa, e della cultura europea più in generale, a essere al centro dell’attenzione, e a delineare una rilettura dei dati della Rivelazione, nella quale di nuovo emerge una dimensione geografica della storia, ancora una volta provvidenzialmente intesa.
Rainini, M. G., Nella terra del tramonto, all'ora del tramonto. Geografia e teologia della storia a partire da alcune elaborazioni medievali, in L’eredità dell’Occidente. Cristianesimo, Europa, nuovi mondi, (Bologna, 19-21 October 2009), Nerbini, Firenze 2010: 51-65 [http://hdl.handle.net/10807/9975]
Nella terra del tramonto, all'ora del tramonto. Geografia e teologia della storia a partire da alcune elaborazioni medievali
Rainini, Marco Giuseppe
2010
Abstract
A partire da alcune recenti considerazioni a proposito del fatto che la riflessione sulla storia implica di per sé una riflessione sulla geografia – ossia sui luoghi dove gli eventi accadono –, e un approfondimento delle relazioni fra i caratteri del luogo ed quelli dell’evento, il contributo cerca di fare luce su eventuali implicazioni di questa acquisizione nell’ambito della teologia della storia. Alcune suggestioni in questo senso si possono riscontrare in alcuni autori del Medioevo centrale, fra i quali Ugo di San Vittore e Gioacchino da Fiore. L’eco di queste idee si riscontra anche nella prima agiografia dell’Ordine dei Predicatori, legata a temi apocalittici quanto e forse più di quella coeva legata a Francesco e ai frati Minori – almeno fino alla metà del XIII secolo, quando divampa lo scontro con i maestri secolari nello studium di Parigi. In questo ambito, il tema geografico centrale pare essere quello dell’Occidente, inteso come la terra dove il sole tramonta. L’attenzione viene poi spostata su alcune riflessioni contemporanee, nelle quali invece è il ruolo dell’Europa, e della cultura europea più in generale, a essere al centro dell’attenzione, e a delineare una rilettura dei dati della Rivelazione, nella quale di nuovo emerge una dimensione geografica della storia, ancora una volta provvidenzialmente intesa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.