Il saggio si propone di ripercorrere il viaggio in Giappone compiuto da Italo Calvino sul finire del 1976. Nella corrispondenza inviata da quei luoghi per il «Corriere della Sera», poi confluita in Collezione di sabbia (1984), l’autore sembra abbozzare una teoria del sublime sulla scorta di due letture molto distanti tra loro: un’introduzione di Andrea Zanzotto al Canzoniere di Petrarca e i volumi sul buddismo zen del dottor Daisetsu Suzuki, letti nel corso dei suoi anni parigini. Un articolo in particolare, L’amara ricchezza delle ville di Kyoto, permette a Calvino di ragionare sulla letteratura come spazio altro rispetto alla realtà: giardino mentale, scaturito dal desiderio e assieme dall’ingiustizia, dal privilegio. L’intellettuale avvicina il sublime attraverso un costante rapporto con il limite: solo annullando il frastuono della storia e perfino se stesso, egli può giungere alla leggerezza necessaria per immaginare un’umanità nuova.

Savio, D., Un’ipotesi di sublime nel Giappone di Italo Calvino, in Paino, M., Tomasello, D. (ed.), Sublime e antisublime nella modernità, ETS, Pisa 2014: 795- 804 [http://hdl.handle.net/10807/99224]

Un’ipotesi di sublime nel Giappone di Italo Calvino

Savio, Davide
Primo
2014

Abstract

Il saggio si propone di ripercorrere il viaggio in Giappone compiuto da Italo Calvino sul finire del 1976. Nella corrispondenza inviata da quei luoghi per il «Corriere della Sera», poi confluita in Collezione di sabbia (1984), l’autore sembra abbozzare una teoria del sublime sulla scorta di due letture molto distanti tra loro: un’introduzione di Andrea Zanzotto al Canzoniere di Petrarca e i volumi sul buddismo zen del dottor Daisetsu Suzuki, letti nel corso dei suoi anni parigini. Un articolo in particolare, L’amara ricchezza delle ville di Kyoto, permette a Calvino di ragionare sulla letteratura come spazio altro rispetto alla realtà: giardino mentale, scaturito dal desiderio e assieme dall’ingiustizia, dal privilegio. L’intellettuale avvicina il sublime attraverso un costante rapporto con il limite: solo annullando il frastuono della storia e perfino se stesso, egli può giungere alla leggerezza necessaria per immaginare un’umanità nuova.
2014
Italiano
Sublime e antisublime nella modernità
9788846739452
ETS
Savio, D., Un’ipotesi di sublime nel Giappone di Italo Calvino, in Paino, M., Tomasello, D. (ed.), Sublime e antisublime nella modernità, ETS, Pisa 2014: 795- 804 [http://hdl.handle.net/10807/99224]
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