Nel contesto milanese di inizio Novecento sorse, per iniziativa di don Luigi Casanova, l’Istituto San Vicenzo per l’educazione dell’infanzia anormale, una tra le prime esperienze italiane a offrire una specifica e integrale educazione ai bambini con deficit mentali. Realtà di vanto nel panorama cattolico di inizio secolo, in esso trovarono proficua unione caratteri assistenziali e linee pedagogiche, metodologie scientifiche e finalità caritatevoli. L’articolo ricostruisce i caratteri peculiari di questa istituzione, la cui storia contribuisce a delineare alcuni tasselli della pedagogia speciale italiana, che nel corso dell’ultimo secolo ha vissuto una decisiva rivoluzione.
Debe', A., Educare gli anormali nella Milano di inizio Novecento: l’esperienza dell’Istituto San Vincenzo, <<CQIA RIVISTA>>, VII (2017); (20): 149-157 [http://hdl.handle.net/10807/98019]
Educare gli anormali nella Milano di inizio Novecento: l’esperienza dell’Istituto San Vincenzo
Debe', Anna
2017
Abstract
Nel contesto milanese di inizio Novecento sorse, per iniziativa di don Luigi Casanova, l’Istituto San Vicenzo per l’educazione dell’infanzia anormale, una tra le prime esperienze italiane a offrire una specifica e integrale educazione ai bambini con deficit mentali. Realtà di vanto nel panorama cattolico di inizio secolo, in esso trovarono proficua unione caratteri assistenziali e linee pedagogiche, metodologie scientifiche e finalità caritatevoli. L’articolo ricostruisce i caratteri peculiari di questa istituzione, la cui storia contribuisce a delineare alcuni tasselli della pedagogia speciale italiana, che nel corso dell’ultimo secolo ha vissuto una decisiva rivoluzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.