In the European experience, economic migrations have been traditionally regulated according to a complementarity principle among native and migrant labor offer. This kind of approach has been useful in satisfying contingent labor needs; at the same time, it has produced foreign workers “natural” segregation in the lower ladders of the professional hierarchy and, the time passing, a condition of structural disadvantage for migrants and their offspring. Besides conflicting with anti discrimination principles on which European civilization is founded, these phenomena constitute, in the current demographic scenario, a crucial challenge for both economic competitiveness and European social model sustainability.
Nell’esperienza europea, le migrazioni economiche sono state tradizionalmente regolate in base a un principio di complementarietà tra manodopera autoctona e immigrata. Funzionale ad assecondare i fabbisogni contingenti del mercato del lavoro, questo approccio ha però provocato la “naturale” concentrazione dei lavoratori stranieri nei gradini più bassi della gerarchia professionale e, nel tempo, una condizione di svantaggio strutturale per gli immigrati e i loro discendenti. Oltre che confliggere con i principi antidiscriminatori sui quali si fondano le civiltà europee, questi fenomeni rappresentano, nell’attuale scenario demografico, una posta in gioco decisiva per la competitività dell’economia e la sostenibilità del modello sociale europeo.
Zanfrini, L., È tempo di un nuovo paradigma: un modello di sostenibilità economico-sociale per il governo delle migrazioni, <<REMHU>>, 2017; 25 (49): 59-77 [http://hdl.handle.net/10807/97955]
È tempo di un nuovo paradigma: un modello di sostenibilità economico-sociale per il governo delle migrazioni
Zanfrini, Laura
2017
Abstract
In the European experience, economic migrations have been traditionally regulated according to a complementarity principle among native and migrant labor offer. This kind of approach has been useful in satisfying contingent labor needs; at the same time, it has produced foreign workers “natural” segregation in the lower ladders of the professional hierarchy and, the time passing, a condition of structural disadvantage for migrants and their offspring. Besides conflicting with anti discrimination principles on which European civilization is founded, these phenomena constitute, in the current demographic scenario, a crucial challenge for both economic competitiveness and European social model sustainability.File | Dimensione | Formato | |
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