Il lavoro analiza il panorama nazionale e comunitario del tema delle agevolazioni Imu per gli enti non commerciali alla luce delle sentenze del Tribunale dell’Unione Europea del 15 settembre 2016, con le quali i giudici unionali di primo grado hanno confermato la piena adeguatezza al diritto comunitario del sistema italiano di esenzioni Imu per gli enti non commerciali. In particolare, la Commissione Europea aveva ritenuto che l’esenzione dall’Ici concessa agli enti non commerciali che svolgevano, negli immobili interessati, attività specifiche, ritenute meritevoli di tutela, costituiva un c.d. “aiuto di Stato”, come tale vietato dal Legislatore europeo. Il Tribunale UE da una parte ha ribadito la radicale impossibilità di dare esecuzione all’obbligo di recupero, atteso che le banche dati fiscali e catastali non consentivano di identificare né il tipo di attività svolta negli immobili di proprietà degli enti ecclesiastici, né di calcolare in modo oggettivo l’imposta da recuperare; dall’altra, e questo è il dato giuridicamente più rilevante, nell’affrontare il delicatissimo tema della compatibilità delle nuove disposizioni in tema di Imu che prevedono le agevolazioni fiscali a favore degli enti non commerciali con il divieto di aiuti di stato, ha confermato la piena conformità dell’attuale assetto agevolativo ai principi contenuti nelle norme del TFUE.

Allena, M., Imu, enti ecclesiastici e aiuti di Stato riflessioni a margine delle sentenze del Tribunale UE di primo grado,in attesa della decisione della Corte di Giustizia., <<STATO, CHIESE E PLURALISMO CONFESSIONALE>>, 2017; (8): 1-36 [http://hdl.handle.net/10807/97837]

Imu, enti ecclesiastici e aiuti di Stato riflessioni a margine delle sentenze del Tribunale UE di primo grado,in attesa della decisione della Corte di Giustizia.

Allena, Marco
Primo
2017

Abstract

Il lavoro analiza il panorama nazionale e comunitario del tema delle agevolazioni Imu per gli enti non commerciali alla luce delle sentenze del Tribunale dell’Unione Europea del 15 settembre 2016, con le quali i giudici unionali di primo grado hanno confermato la piena adeguatezza al diritto comunitario del sistema italiano di esenzioni Imu per gli enti non commerciali. In particolare, la Commissione Europea aveva ritenuto che l’esenzione dall’Ici concessa agli enti non commerciali che svolgevano, negli immobili interessati, attività specifiche, ritenute meritevoli di tutela, costituiva un c.d. “aiuto di Stato”, come tale vietato dal Legislatore europeo. Il Tribunale UE da una parte ha ribadito la radicale impossibilità di dare esecuzione all’obbligo di recupero, atteso che le banche dati fiscali e catastali non consentivano di identificare né il tipo di attività svolta negli immobili di proprietà degli enti ecclesiastici, né di calcolare in modo oggettivo l’imposta da recuperare; dall’altra, e questo è il dato giuridicamente più rilevante, nell’affrontare il delicatissimo tema della compatibilità delle nuove disposizioni in tema di Imu che prevedono le agevolazioni fiscali a favore degli enti non commerciali con il divieto di aiuti di stato, ha confermato la piena conformità dell’attuale assetto agevolativo ai principi contenuti nelle norme del TFUE.
2017
Italiano
Allena, M., Imu, enti ecclesiastici e aiuti di Stato riflessioni a margine delle sentenze del Tribunale UE di primo grado,in attesa della decisione della Corte di Giustizia., <<STATO, CHIESE E PLURALISMO CONFESSIONALE>>, 2017; (8): 1-36 [http://hdl.handle.net/10807/97837]
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