Avversità biotiche di primaria rilevanza per la salvaguardia di patrimoni naturalistici come le collezioni zoologiche ed entomologiche, i più comuni infestanti di insetti conservati a secco sono, come è noto, Coleotteri Dermestidi e Psocotteri Trogiidi e Liposcelididi. In mancanza di efficaci mezzi di prevenzione e difesa, essi possono compromettere anche materiali di notevole valore scientifico. L’incidenza di infestanti diversi da quelli ora citati è nettamente minore, generalmente trascurabile e poco conosciuta. Il presente contributo vuol rendere noti alcuni casi di danno ad insetti, conservati per motivi diversi, arrecato da infestanti più o meno inusuali per tale tipologia di substrato organico. Blattodei Blattidi: Blatta orientalis Linné. Danni da B. orientalis sono stati più volte osservati su lepidotteri in preparazione su stenditoi e già secchi, non adeguatamente protetti. L’attacco ha comportato l’asportazione, più o meno ampia, di parti dell’insetto, soprattutto ma non solo l’addome. La grossolanità del danno, denotante l’azione di robuste mandibole, non ha lasciato dubbi sull’agente causale, le cui episodiche incursioni in un laboratorio di preparazione sono state accertate con l’occasionale osservazione di escrementi, ninfe e adulti. Lepidotteri Piralidi: Plodia interpunctella (Hübner). L’occasionale zoonecrofagia larvale su vari piccoli insetti essiccati e conservati, su cui la specie è stata in grado di compiere l’intero sviluppo, è stata accertata in campioni ammassati provenienti da vassoi di raccolta di trappole luminose elettroinsetticide e conservati per motivi di ricerca. Le larve di Plodia hanno mostrato propensione a consumare, più o meno estesamente, soprattutto l’addome di Musca (Ditteri Muscidi), verosimilmente per le caratteristiche del contenuto alimentare. Coleotteri Anobiidi: Lasioderma serricorne (Fabricius). Talora sono stati osservati attacchi di L. serricorne, con qualche danno e compimento dell’intero sviluppo, a insetti in preparazione o secchi (ad es. Neurotteri Ascalafidi) e riposti in cassette entomologiche verosimilmente già infestati. Talvolta invece è stata osservata la presenza di larve vive dell’anobiide, con abbondanti tracce di attività trofica, in buste sigillate contenenti insetti secchi da trappole elettroinsetticide, conservati per motivi di ricerca. Coleotteri Tenebrionidi: Tribolium sp. È stato constatato, benché raramente, lo sviluppo di Tribolium su insetti secchi (ad es. Fasmodei Fasmidi) conservati in cassette entomologiche. L’infestazione anche in questo caso dev’essere iniziata in precedenza, in fase di preparazione-essiccazione. Lo sviluppo ha riguardato pochi esemplari, con danni limitati. La presenza di eterogenei materiali biologici infestati, transitanti in un laboratorio entomologico per motivi di ricerca e conservati a temperatura ambiente, ha favorito il verificarsi di parte degli episodi descritti, tutti osservati dall’estensore di questa nota. Lo spettro alimentare delle entità in causa è più o meno ampio ma, a parte il caso di B. orientalis, tendenzialmente onnivora, le larve di Plodia, Lasioderma e Tribolium infestano molto più comunemente materiali di origine vegetale. Dai presenti reperti derivano indirettamente indicazioni non tanto per la preservazione di insetti conservati (ad es. uso di freezer), quanto piuttosto in ordine alla corretta gestione delle trappole elettroinsetticide in industrie alimentari, al fine di evitare il costituirsi di focolai di infestazione (circostanza ben nota con riferimento ai Dermestidi) anche da parte delle entità inusuali segnalate. L’attitudine di certi insetti fitofagi delle derrate alla zoonecrofagia occasionale meriterebbe approfondimenti sperimentali circa possibili correlazioni tra il regime alimentare degli insetti attaccati e danneggiati, il contenuto del loro tubo digerente e l’attrattività esercitata sugli infestanti.
Nicoli Aldini, R., Danni da infestanti inusuali a insetti essiccati e raccolte entomologiche, Poster, in Atti del XXV Congresso Nazionale Italiano di Entomologia, (Padova, 20-24 June 2016), DAFNAE, Padova 2016: 345-345 [http://hdl.handle.net/10807/94707]
Danni da infestanti inusuali a insetti essiccati e raccolte entomologiche
Nicoli Aldini, Rinaldo
2016
Abstract
Avversità biotiche di primaria rilevanza per la salvaguardia di patrimoni naturalistici come le collezioni zoologiche ed entomologiche, i più comuni infestanti di insetti conservati a secco sono, come è noto, Coleotteri Dermestidi e Psocotteri Trogiidi e Liposcelididi. In mancanza di efficaci mezzi di prevenzione e difesa, essi possono compromettere anche materiali di notevole valore scientifico. L’incidenza di infestanti diversi da quelli ora citati è nettamente minore, generalmente trascurabile e poco conosciuta. Il presente contributo vuol rendere noti alcuni casi di danno ad insetti, conservati per motivi diversi, arrecato da infestanti più o meno inusuali per tale tipologia di substrato organico. Blattodei Blattidi: Blatta orientalis Linné. Danni da B. orientalis sono stati più volte osservati su lepidotteri in preparazione su stenditoi e già secchi, non adeguatamente protetti. L’attacco ha comportato l’asportazione, più o meno ampia, di parti dell’insetto, soprattutto ma non solo l’addome. La grossolanità del danno, denotante l’azione di robuste mandibole, non ha lasciato dubbi sull’agente causale, le cui episodiche incursioni in un laboratorio di preparazione sono state accertate con l’occasionale osservazione di escrementi, ninfe e adulti. Lepidotteri Piralidi: Plodia interpunctella (Hübner). L’occasionale zoonecrofagia larvale su vari piccoli insetti essiccati e conservati, su cui la specie è stata in grado di compiere l’intero sviluppo, è stata accertata in campioni ammassati provenienti da vassoi di raccolta di trappole luminose elettroinsetticide e conservati per motivi di ricerca. Le larve di Plodia hanno mostrato propensione a consumare, più o meno estesamente, soprattutto l’addome di Musca (Ditteri Muscidi), verosimilmente per le caratteristiche del contenuto alimentare. Coleotteri Anobiidi: Lasioderma serricorne (Fabricius). Talora sono stati osservati attacchi di L. serricorne, con qualche danno e compimento dell’intero sviluppo, a insetti in preparazione o secchi (ad es. Neurotteri Ascalafidi) e riposti in cassette entomologiche verosimilmente già infestati. Talvolta invece è stata osservata la presenza di larve vive dell’anobiide, con abbondanti tracce di attività trofica, in buste sigillate contenenti insetti secchi da trappole elettroinsetticide, conservati per motivi di ricerca. Coleotteri Tenebrionidi: Tribolium sp. È stato constatato, benché raramente, lo sviluppo di Tribolium su insetti secchi (ad es. Fasmodei Fasmidi) conservati in cassette entomologiche. L’infestazione anche in questo caso dev’essere iniziata in precedenza, in fase di preparazione-essiccazione. Lo sviluppo ha riguardato pochi esemplari, con danni limitati. La presenza di eterogenei materiali biologici infestati, transitanti in un laboratorio entomologico per motivi di ricerca e conservati a temperatura ambiente, ha favorito il verificarsi di parte degli episodi descritti, tutti osservati dall’estensore di questa nota. Lo spettro alimentare delle entità in causa è più o meno ampio ma, a parte il caso di B. orientalis, tendenzialmente onnivora, le larve di Plodia, Lasioderma e Tribolium infestano molto più comunemente materiali di origine vegetale. Dai presenti reperti derivano indirettamente indicazioni non tanto per la preservazione di insetti conservati (ad es. uso di freezer), quanto piuttosto in ordine alla corretta gestione delle trappole elettroinsetticide in industrie alimentari, al fine di evitare il costituirsi di focolai di infestazione (circostanza ben nota con riferimento ai Dermestidi) anche da parte delle entità inusuali segnalate. L’attitudine di certi insetti fitofagi delle derrate alla zoonecrofagia occasionale meriterebbe approfondimenti sperimentali circa possibili correlazioni tra il regime alimentare degli insetti attaccati e danneggiati, il contenuto del loro tubo digerente e l’attrattività esercitata sugli infestanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.