Vivere in Rsa rende le persone più vulnerabili poiché l’ingresso in istituto comporta una distruzione del mondo sociale, modifica i legami con i propri familiari e amici, impedisce la gestione autonoma della propria vita (Mor, Branco et al.1995; Tobin, 1989) e priva gli anziani di uno dei bisogni per loro fondamentali: la familiarità (Lawton, 1990). Alcuni studi mostrano che all’aumentare dell’età si incrementa la produzione di narrazioni autobiografiche (Pasupathi, Mansour; 2006). Poiché le narrazioni autobiografiche permettono di attribuire significato agli eventi che riguardano il Sé (Bruner, 1990), contribuendo al benessere dell’individuo, la pratica della narrazione può rappresentare uno strumento per potenziare il benessere degli anziani in Rsa (Rappapourt; 1995). Il presente lavoro intende verificare se l’utilizzo di un training basato sulla narrazione autobiografica con anziani ricoverati in RSA ha un effetto sull’incremento del loro benessere a breve e medio termine. A 21 soggetti, media d’età 88 anni, è stato somministrato un questionario, basato sul PWB Ryff’s questionnaire (Ryff 1989; Ryff et al., 1995; 1996), due giorni prima del primo colloquio e alla conclusione del training narrativo. I soggetti hanno partecipato volontariamente a tre incontri, a distanza di sette giorni l’uno dall’altro. Prima e dopo ciascun colloquio hanno compilato anche la Panas Scale (Watson et al. 1988). I punteggi dei questionari hanno evidenziato un aumento del benessere a breve termine il valore del totale delle medie dell’affettività positiva all’inizio dei tre incontri è 97, mentre alla fine dei colloqui è 106. La somma delle medie dell’affettività negativa prima dei colloqui ha un totale di 37, e scende, post intervento, a 32. Al termine del training è stato inoltre proposto un questionario di valutazione sulla piacevolezza e l’utilità dell’esperienza. I risultati hanno evidenziato il gradimento da parte dei partecipanti.

Cassina, G., Biassoni, F., Iannello, P., Potenziamento del benessere psicologico dell'anziano in RSA attraverso le narrazioni autobiografiche, Abstract de <<IX Convegno Nazionale della Società Italiana di Psicologia dell'Invecchiamento>>, (Padova -- ITA, 20-21 May 2016 ), FrancoAngeli, Milano 2016: 61-61 [http://hdl.handle.net/10807/94008]

Potenziamento del benessere psicologico dell'anziano in RSA attraverso le narrazioni autobiografiche

Biassoni, Federica
Secondo
;
Iannello, Paola
Ultimo
2016

Abstract

Vivere in Rsa rende le persone più vulnerabili poiché l’ingresso in istituto comporta una distruzione del mondo sociale, modifica i legami con i propri familiari e amici, impedisce la gestione autonoma della propria vita (Mor, Branco et al.1995; Tobin, 1989) e priva gli anziani di uno dei bisogni per loro fondamentali: la familiarità (Lawton, 1990). Alcuni studi mostrano che all’aumentare dell’età si incrementa la produzione di narrazioni autobiografiche (Pasupathi, Mansour; 2006). Poiché le narrazioni autobiografiche permettono di attribuire significato agli eventi che riguardano il Sé (Bruner, 1990), contribuendo al benessere dell’individuo, la pratica della narrazione può rappresentare uno strumento per potenziare il benessere degli anziani in Rsa (Rappapourt; 1995). Il presente lavoro intende verificare se l’utilizzo di un training basato sulla narrazione autobiografica con anziani ricoverati in RSA ha un effetto sull’incremento del loro benessere a breve e medio termine. A 21 soggetti, media d’età 88 anni, è stato somministrato un questionario, basato sul PWB Ryff’s questionnaire (Ryff 1989; Ryff et al., 1995; 1996), due giorni prima del primo colloquio e alla conclusione del training narrativo. I soggetti hanno partecipato volontariamente a tre incontri, a distanza di sette giorni l’uno dall’altro. Prima e dopo ciascun colloquio hanno compilato anche la Panas Scale (Watson et al. 1988). I punteggi dei questionari hanno evidenziato un aumento del benessere a breve termine il valore del totale delle medie dell’affettività positiva all’inizio dei tre incontri è 97, mentre alla fine dei colloqui è 106. La somma delle medie dell’affettività negativa prima dei colloqui ha un totale di 37, e scende, post intervento, a 32. Al termine del training è stato inoltre proposto un questionario di valutazione sulla piacevolezza e l’utilità dell’esperienza. I risultati hanno evidenziato il gradimento da parte dei partecipanti.
2016
Italiano
IX Convegno Nazionale di Psicologia dell’invecchiamento. 10 anni di SIPI: bilancio e prospettive.
IX Convegno Nazionale della Società Italiana di Psicologia dell'Invecchiamento
Padova -- ITA
20-mag-2016
21-mag-2016
978-88-941741-0-6
FrancoAngeli
Cassina, G., Biassoni, F., Iannello, P., Potenziamento del benessere psicologico dell'anziano in RSA attraverso le narrazioni autobiografiche, Abstract de <<IX Convegno Nazionale della Società Italiana di Psicologia dell'Invecchiamento>>, (Padova -- ITA, 20-21 May 2016 ), FrancoAngeli, Milano 2016: 61-61 [http://hdl.handle.net/10807/94008]
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