Introduzione. Il tema delle rappresentazioni sociali dell’affido familiare è stato poco indagato e limitati sono gli studi che hanno sondato come l’affido è visto e percepito dalla popolazione generale. Emerge, quindi, l’importanza di approfondire il tema delle rappresentazioni in quanto “guida per l’azione”. Obiettivi. Il presente studio è volto a sondare le rappresentazioni dell’affido e promuovere una cultura dell’accoglienza, indagando quali fattori ne predicano una rappresentazione positiva e realistica. Sono stati presi in considerazione la prosocialità, la visione del mondo sociale come coerente e la generatività sociale, ipotizzando che visioni più positive e realistiche dell’affido siano ad essi connessi favorendo, a loro volta, una potenziale disponibilità all’accoglienza. Metodo. Un questionario self-report contenente variabili socio-demografiche, variabili relative alle rappresentazioni dell’affido, la Scala di Comportamento Prosociale, la Sense of Coherence Scale e la Loyola Generativity Scale è stato somministrato a genitori e insegnanti di nove Istituti Comprensivi del territorio lombardo (N=1285). Risultati. Il comportamento prosociale, l’atteggiamento generativo e la visione del mondo come coerente risultano predittori di una rappresentazione positiva e realistica dell’affido. In particolare, rispetto alla rappresentazione positiva, i tre costrutti sono predittori di sentimenti positivi verso tale pratica e l’atteggiamento generativo predice l’idea che l’affido sia un intervento migliore della comunità. Rispetto alla rappresentazione realistica, la prosocialità è predittore dell’idea dell’importanza del legame tra le famiglie coinvolte, mentre sia la prosocialità che la visione del mondo come coerente predicono l’idea che l’affido presupponga una collaborazione con i servizi. Conclusioni. I soggetti che presentano alti livelli di tali costrutti potrebbero essere maggiormente sensibili a interventi volti a individuare potenziali famiglie affidatarie.
Lopez, G., Pagani, A. F., Iafrate, R., Fidarsi è bene! Rappresentazioni sociali dell’affido e fiducia nel sociale, Abstract de <<XIV Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Sociale dell'AIP>>, (Napoli, 22-24 September 2016 ), Kaizen edizioni, Napoli 2016: 75-76 [http://hdl.handle.net/10807/93897]
Fidarsi è bene! Rappresentazioni sociali dell’affido e fiducia nel sociale
Lopez, GiuliaPrimo
;Pagani, Ariela FrancescaSecondo
;Iafrate, RaffaellaPenultimo
2016
Abstract
Introduzione. Il tema delle rappresentazioni sociali dell’affido familiare è stato poco indagato e limitati sono gli studi che hanno sondato come l’affido è visto e percepito dalla popolazione generale. Emerge, quindi, l’importanza di approfondire il tema delle rappresentazioni in quanto “guida per l’azione”. Obiettivi. Il presente studio è volto a sondare le rappresentazioni dell’affido e promuovere una cultura dell’accoglienza, indagando quali fattori ne predicano una rappresentazione positiva e realistica. Sono stati presi in considerazione la prosocialità, la visione del mondo sociale come coerente e la generatività sociale, ipotizzando che visioni più positive e realistiche dell’affido siano ad essi connessi favorendo, a loro volta, una potenziale disponibilità all’accoglienza. Metodo. Un questionario self-report contenente variabili socio-demografiche, variabili relative alle rappresentazioni dell’affido, la Scala di Comportamento Prosociale, la Sense of Coherence Scale e la Loyola Generativity Scale è stato somministrato a genitori e insegnanti di nove Istituti Comprensivi del territorio lombardo (N=1285). Risultati. Il comportamento prosociale, l’atteggiamento generativo e la visione del mondo come coerente risultano predittori di una rappresentazione positiva e realistica dell’affido. In particolare, rispetto alla rappresentazione positiva, i tre costrutti sono predittori di sentimenti positivi verso tale pratica e l’atteggiamento generativo predice l’idea che l’affido sia un intervento migliore della comunità. Rispetto alla rappresentazione realistica, la prosocialità è predittore dell’idea dell’importanza del legame tra le famiglie coinvolte, mentre sia la prosocialità che la visione del mondo come coerente predicono l’idea che l’affido presupponga una collaborazione con i servizi. Conclusioni. I soggetti che presentano alti livelli di tali costrutti potrebbero essere maggiormente sensibili a interventi volti a individuare potenziali famiglie affidatarie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.