A partire dalla caratterizzazione heideggeriana del soggetto come illuminazione (il soggetto, a differenza dell'oggetto, non solo è illuminato ma è in sé stesso illuminazione) l'articolo intende mostrare la differenza tra il «vedere» ed il «guardare», per poi giungere alla caratterizzazione dello «sguardo» come luce con la quale il soggetto illumina l'esistente. Lo sguardo è luce che illumina; lo sguardo è il rispondere in forza del quale il soggetto va incontro a ciò che si manifesta e gli viene incontro. L'esistente si manifesta sempre ed inevitabilmente a partire dalla misura dello sguardo che lo illumina, misura che può essere quella che avanza/risponde secondo l'ordine dell'apparire (il differente) oppure secondo quello del risplendere (l'unico). L'esperienza estetica è il luogo per eccellenza dell'intrattenersi del soggetto con lo splendore dell'unico.
Petrosino, S., Gli ordini della manifestazione e l'esperienza estetica, <<GREGORIANUM>>, 2016; (4): 703-717 [http://hdl.handle.net/10807/93431]
Gli ordini della manifestazione e l'esperienza estetica
Petrosino, SilvanoPrimo
2016
Abstract
A partire dalla caratterizzazione heideggeriana del soggetto come illuminazione (il soggetto, a differenza dell'oggetto, non solo è illuminato ma è in sé stesso illuminazione) l'articolo intende mostrare la differenza tra il «vedere» ed il «guardare», per poi giungere alla caratterizzazione dello «sguardo» come luce con la quale il soggetto illumina l'esistente. Lo sguardo è luce che illumina; lo sguardo è il rispondere in forza del quale il soggetto va incontro a ciò che si manifesta e gli viene incontro. L'esistente si manifesta sempre ed inevitabilmente a partire dalla misura dello sguardo che lo illumina, misura che può essere quella che avanza/risponde secondo l'ordine dell'apparire (il differente) oppure secondo quello del risplendere (l'unico). L'esperienza estetica è il luogo per eccellenza dell'intrattenersi del soggetto con lo splendore dell'unico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.