Fin dalle sue origini la psicologia si è posta il problema dell’eticità, sia da un punto di vista deontologico che da quello metodologico. La psicologia infatti, sia come ricerca che come condotta professionale riguarda gli esseri umani e, pertanto, solleva questioni delicate: il segreto professionale, il diritto alla riservatezza, l’anonimato, la tutela del benessere professionale soggiacciono infatti al criterio di pensare e agire rispetto alla persona come fine e non come mezzo e al principio del diritto inalienabile della persona alla sua separatezza e individualità (Battacchi, 2001). Il presente contributo si offre come stimolo per considerare la questione etica anche da un punto di vista di scelta di metodi e tecniche: il ricercatore qualitativo deve essere estremamente sensibile verso le sue pratiche di ricerca, non solo per garantire un atteggiamento il più possibile etico, ma anche per osservare le ricadute sottili ed implicite che esse hanno sul processo di costruzione della conoscenza.
Gatti, F. M., Graffigna, G., L'etica nella ricerca psicologica, in Gatti, F. M., Graffigna, G., Read me First. Prima guida all'uso della ricerca qualitativa, Franco Angeli, Milano 2009: 282-285 [http://hdl.handle.net/10807/9232]
L'etica nella ricerca psicologica
Gatti, Fabiana Maria;Graffigna, Guendalina
2009
Abstract
Fin dalle sue origini la psicologia si è posta il problema dell’eticità, sia da un punto di vista deontologico che da quello metodologico. La psicologia infatti, sia come ricerca che come condotta professionale riguarda gli esseri umani e, pertanto, solleva questioni delicate: il segreto professionale, il diritto alla riservatezza, l’anonimato, la tutela del benessere professionale soggiacciono infatti al criterio di pensare e agire rispetto alla persona come fine e non come mezzo e al principio del diritto inalienabile della persona alla sua separatezza e individualità (Battacchi, 2001). Il presente contributo si offre come stimolo per considerare la questione etica anche da un punto di vista di scelta di metodi e tecniche: il ricercatore qualitativo deve essere estremamente sensibile verso le sue pratiche di ricerca, non solo per garantire un atteggiamento il più possibile etico, ma anche per osservare le ricadute sottili ed implicite che esse hanno sul processo di costruzione della conoscenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.