This essay can be included in the branches of research on Italian academic geography and the way it changed during the post-WWII period when the economic boom took place and free access to university was introduced. Through the analysis of unpublished documentation, the author highlights the features of the “spread in territory” of Catholic University: the study of the Italian context is provided with interesting elements such as that the “spread” belonged to a large-scale project which aimed to give the word Catholic a civil meaning and national extension. In this essay, the author underlines the issues which were behind the spread of Catholic University in Italy, the broadening of its training programme, the expansion of faculties and universities which took place especially in the post-WWII period, even if it had been decided before 1945. The au¬thor focuses on the foundation of the Faculty of Medicine in Rome and the establishment of the university in Piacenza and Brescia.
Il contributo si inserisce nell’analisi delle trasformazioni della geografia accademica italiana del secondo dopoguerra, sollecitate dal boom economico e della liberalizzazione dell’accesso alle università promossa dai governi di centro-sinistra. Attraverso l’analisi di documentazione inedita, mette in luce le caratteristiche dell’«estensione in superficie» dell’ateneo, che aggiunge elementi interessanti al quadro italiano corrispondendo a un disegno ad ampia scala, teso a declinare la qualifica cattolica in funzione civile e nazionale. Il saggio sottolinea le dinamiche che hanno presieduto all’espansione della Cattolica sul territorio italiano e all’ampliamento della sua offerta formativa, con l’incremento delle facoltà e delle sedi universitarie che è stato realizzato soprattutto in età repubblicana, ma su basi poste prima del ’45. Si sofferma sulla creazione della Facoltà di Medicina nella sede di Roma e sul radicamento dell’ateneo nelle sedi di Piacenza e di Brescia. Emergono altresì le molte ipotesi vagliate dalle autorità accademiche su richiesta delle autorità civili ed ecclesiali di diverse città italiane. Tali ipotesi non si realizzarono anche a causa dei crescenti problemi di bilancio, dovuti alla stessa dilatazione dell'ateneo e aggravatisi nel corso degli anni Sessanta.
Bocci, M., Un ateneo italiano: l'Università Cattolica e le sue sedi, <<BOLLETTINO DELL'ARCHIVIO PER LA STORIA DEL MOVIMENTO SOCIALE CATTOLICO IN ITALIA>>, 2014; XLIX (1): 3-36 [http://hdl.handle.net/10807/91006]
Un ateneo italiano: l'Università Cattolica e le sue sedi
Bocci, MariaPrimo
2016
Abstract
This essay can be included in the branches of research on Italian academic geography and the way it changed during the post-WWII period when the economic boom took place and free access to university was introduced. Through the analysis of unpublished documentation, the author highlights the features of the “spread in territory” of Catholic University: the study of the Italian context is provided with interesting elements such as that the “spread” belonged to a large-scale project which aimed to give the word Catholic a civil meaning and national extension. In this essay, the author underlines the issues which were behind the spread of Catholic University in Italy, the broadening of its training programme, the expansion of faculties and universities which took place especially in the post-WWII period, even if it had been decided before 1945. The au¬thor focuses on the foundation of the Faculty of Medicine in Rome and the establishment of the university in Piacenza and Brescia.File | Dimensione | Formato | |
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