La comunità virtuale come luogo di apprendimento collaborativo La formazione a distanza (FaD) appare oggi uno dei settori maggiormente avvantaggiati dallo sviluppo della rete, permettendo l’efficace utilizzo di modalità didattiche fino ad ora limitate ai contesti formativi tradizionali. In particolare, ne ha tratto giovamento l’apprendimento collaborativo, riconosciuto come una fra le migliori metodologie didattiche. Si apre così la strada per le comunità virtuali di apprendimento: attraverso i “forum didattici”, spazi virtuali dove ogni partecipante deposita il suo contributo a disposizione dell’intero gruppo, si creano le condizioni necessarie per un apprendimento basato sulla costruzione comune di conoscenza. Tali ambienti permettono l’organizzazione degli interventi in sequenze tematiche (thread), maggiore visibilità dei contenuti, libertà nei tempi di fruizione e sono gestiti da Tutor, figure di supporto che affiancano i docenti nei corsi FaD. Date queste premesse, è stata messa a punto una ricerca i cui obiettivi sono: analizzare il processo di formazione e funzionamento della comunità virtuale di apprendimento; evidenziare le modalità di apprendimento collaborativo; verificare il ruolo dei Tutor nella formazione della comunità virtuale e nel supporto didattico. Tale ricerca ha avuto come oggetto l’analisi di un forum didattico (classe virtuale) attivato all’interno della piattaforma “PUNTOEDU” e pensato come supporto agli insegnanti impegnati nel progetto ForTIC (Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti sulle TIC). Il progetto, tuttora in corso, coinvolge 180.000 docenti, impegnati in attività corsuali in presenza e a distanza. In particolare, il corpus d’analisi è costituito da 232 messaggi depositati da 23 partecipanti (21 corsisti e due Tutor) nell’arco di 6 mesi. L’analisi è stata condotta tramite il software di analisi testuale quali-quantitativa ATLAS.ti 4.2, che ha individuato 22 categorie di analisi e tramite l’Analisi delle Conversazioni, con cui sono state analizzate le sequenze di scambio più rappresentative. Risultati. Relativamente alla comunità virtuale di apprendimento: il coinvolgimento nelle fasi iniziali di sviluppo è di importanza centrale per la sua costituzione: i corsisti non attivi nelle fasi iniziali difficilmente lo diventano; al contrario, i corsisti da subito attivi rimangono fruitori stabili. Rilevante poi è la direzione della comunicazione: per la formazione di una comunità a distanza è necessario un equilibrio ottimale fra relazioni interpersonali e identità di gruppo. Si è inoltre riscontrato che il progressivo aumento delle discussioni su argomenti non pertinenti al corso (non oltre il 20%) è risultato un fattore positivo. La progressiva riduzione del tempo fra un messaggio e le risposte appare correlato ad una partecipazione più attiva: la sincronia sembra un fattore predittivo della formazione di una comunità virtuale. Importante è anche tenere conto che intervenire frequentemente nel forum non è l’unica forma di partecipazione attiva: l’analisi quantitativa degli accessi non sostituisce quella qualitativa dei contenuti. Relativamente alle modalità di apprendimento congiunto: la profondità dei Threads e la loro continuità argomentativa sembrano correlarsi positivamente con l’elaborazione comune dei contenuti. La capacità di esternare i vissuti negativi all’interno del gruppo è elemento fondamentale nella costruzione di sapere condiviso: ad numero significativo di “vissuti negativi” legati alle difficoltà di elaborazione è poi seguita una buona acquisizione dei contenuti. Si evidenzia, infine, l’importanza delle modalità di confronto didattico fra corsisti: il dialogo è apparso più funzionale all’elaborazione comune dei contenuti rispetto a forme di confronto basate sulla spiegazione, che non facilitano un rapporto paritario e collaborativi. Relativamente al ruolo dei tutor: Si è riscontrato che un apporto equilibrato di spiegazioni, materiali, partecipazione alle discussioni didattiche e contributi off topic, facilita la costruzione di un ruolo definito ma non distaccato dal gruppo. E’ apparsa positiva la presenza costante e attiva che non sembra limitare gli spazi del gruppo, ma costituire il perno della relazione/collaborazione didattica. E’ importante che lo stile di conduzione del tutor non ricalchi quello del docente “tradizionale”: la capacità di non fornire immediatamente spiegazioni esaurienti sembra favorire un migliore rapporto di collaborazione didattica fra corsisti e uno stimolo all’elaborazione comune dei contenuti. Bibliografia: Banzato M., Apprendimento collaborativo e formazione in rete, in Margiotta U., “Pensare in rete”, CLUEB, Bologna, 1997. Calvani A., Iperscuola, “Tecnologia e futuro dell'educazione”, Padova, Franco Muzzio Editore, 1994. Kaye A., 1994, Apprendimento collaborativo basato su computer: una panoramica sulle idee e metodi e gli strumenti di apprendimento collaborativo basato su computer, “Rivista di Tecnologie Didattiche”, vol. 1, n. 4, Autunno '94, pp. 9-20. Keegan D., “Principi di istruzione a distanza”, Firenze, La Nuova Italia;. 1994 Trentin G., 1998, “Insegnare e apprendere in rete, Zanichelli”, Bologna.
Gatti, F. M., De Luca, P., Grassi, M., Rossi, M., La comunità virtuale come luogo di apprendimento collaborativo, Poster, in Atti del convegno, (Sciacca -Palermo, 22-24 September 2004), AIP, Sciacca -Palermo 2004: 45-46 [http://hdl.handle.net/10807/9023]
La comunità virtuale come luogo di apprendimento collaborativo
Gatti, Fabiana Maria;De Luca, Paola;Grassi, Maddalena;Rossi, Michele
2004
Abstract
La comunità virtuale come luogo di apprendimento collaborativo La formazione a distanza (FaD) appare oggi uno dei settori maggiormente avvantaggiati dallo sviluppo della rete, permettendo l’efficace utilizzo di modalità didattiche fino ad ora limitate ai contesti formativi tradizionali. In particolare, ne ha tratto giovamento l’apprendimento collaborativo, riconosciuto come una fra le migliori metodologie didattiche. Si apre così la strada per le comunità virtuali di apprendimento: attraverso i “forum didattici”, spazi virtuali dove ogni partecipante deposita il suo contributo a disposizione dell’intero gruppo, si creano le condizioni necessarie per un apprendimento basato sulla costruzione comune di conoscenza. Tali ambienti permettono l’organizzazione degli interventi in sequenze tematiche (thread), maggiore visibilità dei contenuti, libertà nei tempi di fruizione e sono gestiti da Tutor, figure di supporto che affiancano i docenti nei corsi FaD. Date queste premesse, è stata messa a punto una ricerca i cui obiettivi sono: analizzare il processo di formazione e funzionamento della comunità virtuale di apprendimento; evidenziare le modalità di apprendimento collaborativo; verificare il ruolo dei Tutor nella formazione della comunità virtuale e nel supporto didattico. Tale ricerca ha avuto come oggetto l’analisi di un forum didattico (classe virtuale) attivato all’interno della piattaforma “PUNTOEDU” e pensato come supporto agli insegnanti impegnati nel progetto ForTIC (Piano Nazionale di Formazione degli Insegnanti sulle TIC). Il progetto, tuttora in corso, coinvolge 180.000 docenti, impegnati in attività corsuali in presenza e a distanza. In particolare, il corpus d’analisi è costituito da 232 messaggi depositati da 23 partecipanti (21 corsisti e due Tutor) nell’arco di 6 mesi. L’analisi è stata condotta tramite il software di analisi testuale quali-quantitativa ATLAS.ti 4.2, che ha individuato 22 categorie di analisi e tramite l’Analisi delle Conversazioni, con cui sono state analizzate le sequenze di scambio più rappresentative. Risultati. Relativamente alla comunità virtuale di apprendimento: il coinvolgimento nelle fasi iniziali di sviluppo è di importanza centrale per la sua costituzione: i corsisti non attivi nelle fasi iniziali difficilmente lo diventano; al contrario, i corsisti da subito attivi rimangono fruitori stabili. Rilevante poi è la direzione della comunicazione: per la formazione di una comunità a distanza è necessario un equilibrio ottimale fra relazioni interpersonali e identità di gruppo. Si è inoltre riscontrato che il progressivo aumento delle discussioni su argomenti non pertinenti al corso (non oltre il 20%) è risultato un fattore positivo. La progressiva riduzione del tempo fra un messaggio e le risposte appare correlato ad una partecipazione più attiva: la sincronia sembra un fattore predittivo della formazione di una comunità virtuale. Importante è anche tenere conto che intervenire frequentemente nel forum non è l’unica forma di partecipazione attiva: l’analisi quantitativa degli accessi non sostituisce quella qualitativa dei contenuti. Relativamente alle modalità di apprendimento congiunto: la profondità dei Threads e la loro continuità argomentativa sembrano correlarsi positivamente con l’elaborazione comune dei contenuti. La capacità di esternare i vissuti negativi all’interno del gruppo è elemento fondamentale nella costruzione di sapere condiviso: ad numero significativo di “vissuti negativi” legati alle difficoltà di elaborazione è poi seguita una buona acquisizione dei contenuti. Si evidenzia, infine, l’importanza delle modalità di confronto didattico fra corsisti: il dialogo è apparso più funzionale all’elaborazione comune dei contenuti rispetto a forme di confronto basate sulla spiegazione, che non facilitano un rapporto paritario e collaborativi. Relativamente al ruolo dei tutor: Si è riscontrato che un apporto equilibrato di spiegazioni, materiali, partecipazione alle discussioni didattiche e contributi off topic, facilita la costruzione di un ruolo definito ma non distaccato dal gruppo. E’ apparsa positiva la presenza costante e attiva che non sembra limitare gli spazi del gruppo, ma costituire il perno della relazione/collaborazione didattica. E’ importante che lo stile di conduzione del tutor non ricalchi quello del docente “tradizionale”: la capacità di non fornire immediatamente spiegazioni esaurienti sembra favorire un migliore rapporto di collaborazione didattica fra corsisti e uno stimolo all’elaborazione comune dei contenuti. Bibliografia: Banzato M., Apprendimento collaborativo e formazione in rete, in Margiotta U., “Pensare in rete”, CLUEB, Bologna, 1997. Calvani A., Iperscuola, “Tecnologia e futuro dell'educazione”, Padova, Franco Muzzio Editore, 1994. Kaye A., 1994, Apprendimento collaborativo basato su computer: una panoramica sulle idee e metodi e gli strumenti di apprendimento collaborativo basato su computer, “Rivista di Tecnologie Didattiche”, vol. 1, n. 4, Autunno '94, pp. 9-20. Keegan D., “Principi di istruzione a distanza”, Firenze, La Nuova Italia;. 1994 Trentin G., 1998, “Insegnare e apprendere in rete, Zanichelli”, Bologna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.