Il lavoro evidenzia validità e limiti dei principali filoni dell'abolizionismo penale. Se ne deriva l'esigenza prioritaria che sia superata la visione tradizionale del rapporto fra reato e pena, in forza del quale quest'ultima, al di là dei fini che le vengono attribuiti, è intesa come "analogo negativo" del fatto illecito. Sulla base di un'analisi critica dei modelli preventivi tradizionali, e constatata l'inadegatezza del mero riferimento al paradigma costituito dal "diritto penale minimo", sono delineati criteri per una riforma effettiva dell'apparato sanzionatorio penale.
Eusebi, L., Quale oggetto dell’abolizionismo penale? Appunti nel solco di una visione alternativa della giustizia, <<STUDI SULLA QUESTIONE CRIMINALE>>, 2011; 6 (2): 81-99 [http://hdl.handle.net/10807/8721]
Quale oggetto dell’abolizionismo penale? Appunti nel solco di una visione alternativa della giustizia
Eusebi, Luciano
2011
Abstract
Il lavoro evidenzia validità e limiti dei principali filoni dell'abolizionismo penale. Se ne deriva l'esigenza prioritaria che sia superata la visione tradizionale del rapporto fra reato e pena, in forza del quale quest'ultima, al di là dei fini che le vengono attribuiti, è intesa come "analogo negativo" del fatto illecito. Sulla base di un'analisi critica dei modelli preventivi tradizionali, e constatata l'inadegatezza del mero riferimento al paradigma costituito dal "diritto penale minimo", sono delineati criteri per una riforma effettiva dell'apparato sanzionatorio penale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.