Il contributo analizza il concetto di "elegantia" in Cicerone: se in Catone, secondo quanto afferma Aulo Gellio, "elegans" ed "elegantia" portavano con sè una sfumatura negativa, il concetto diviene altamente positivo in Cicerone, che ne tratta in particolare nel "Brutus". Tuttavia, l' "elegantia" è concetto difficilmente definibile, prossimo alle" virtutes elocutionis", ma non rientrante fra queste: Cicerone, quindi, per rendere maggiormente perspicuo tale concetto, sottile e non univoco, ricorre spesso al sostantivo e al corrispondente aggettivo o avverbio in endiadi o in dittologie sinonimiche.
Stucchi, S., Notazioni sul concetto di "elegantia" in Cicerone, <<LATOMUS>>, 2013; 2013 (72- Fascicule 3): 642-659 [http://hdl.handle.net/10807/83158]
Notazioni sul concetto di "elegantia" in Cicerone
Stucchi, SilviaPrimo
2013
Abstract
Il contributo analizza il concetto di "elegantia" in Cicerone: se in Catone, secondo quanto afferma Aulo Gellio, "elegans" ed "elegantia" portavano con sè una sfumatura negativa, il concetto diviene altamente positivo in Cicerone, che ne tratta in particolare nel "Brutus". Tuttavia, l' "elegantia" è concetto difficilmente definibile, prossimo alle" virtutes elocutionis", ma non rientrante fra queste: Cicerone, quindi, per rendere maggiormente perspicuo tale concetto, sottile e non univoco, ricorre spesso al sostantivo e al corrispondente aggettivo o avverbio in endiadi o in dittologie sinonimiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.