Il contributo si sofferma sulla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2016, con la quale il giudice delle leggi è nuovamente intervenuto sul principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni per precisarne i contorni e, in particolare, ha reso evanescente il confine tra intese forti e intese deboli, superando definitivamente siffatta distinzione. Muovendo da tali presupposti, de iure condendo, si riflette altresì sull’impatto del progetto di riforma costituzionale (recentemente approvato e sottoposto a referendum) sul sistema delle Conferenze.
Candido, A., La leale collaborazione tra intese deboli e forti: una contrapposizione sbiadita, <<RIVISTA AIC>>, 2016; (3): 1-8 [http://hdl.handle.net/10807/82642]
La leale collaborazione tra intese deboli e forti: una contrapposizione sbiadita
Candido, AlessandroPrimo
2016
Abstract
Il contributo si sofferma sulla sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2016, con la quale il giudice delle leggi è nuovamente intervenuto sul principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni per precisarne i contorni e, in particolare, ha reso evanescente il confine tra intese forti e intese deboli, superando definitivamente siffatta distinzione. Muovendo da tali presupposti, de iure condendo, si riflette altresì sull’impatto del progetto di riforma costituzionale (recentemente approvato e sottoposto a referendum) sul sistema delle Conferenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.