Il lavoro focalizza l’attenzione sul rapporto tra lo scambio intergenerazionale e la posizione attiva degli anziani a partire dall’ipotesi che possa esserci un’associazione non casuale tra questi due elementi, soprattutto quando l’impegno attivo assume una chiara e rilevante caratteristica prosociale, come nel caso del volontariato. La ricerca, di orientamento clinico-sociale e di natura qualitativa, ha indagato i seguenti ambiti: la generatività familiare, l’esperienza di impegno o di disimpegno degli anziani e, infine, il loro stato di benessere. Hanno partecipato alla ricerca 20 anziani impegnati in attività di volontariato e 16 anziani non impegnati. Lo strumento utilizzato è l’Intervista Clinica Generazionale di Tamanza e Cigoli. I risultati mostrano come in entrambi i gruppi di partecipanti la forma di generatività più diffusa sia quella funzionale, anche se quella fertile “pura” è più diffusa tra i volontari. A questa forma familiare si associano motivazioni sociali o valoriali al volontariato, mentre le forme di generatività meno funzionali sembrano essere sorrette soprattutto da motivazioni autocentrate.
Tamanza, G., Marta, E., Pozzi, M., Relazioni intergenerazionali e impegno prosociale negli anziani, in E. Scabin, E. S., G. Ross, G. R. (ed.), L’allungamento della vita: una risorsa per la famiglia, un’opportunità per la società, Vita e Pensiero, Milano 2016: 155- 184 [http://hdl.handle.net/10807/79308]
Relazioni intergenerazionali e impegno prosociale negli anziani
Tamanza, GiancarloPrimo
;Marta, ElenaSecondo
;Pozzi, MauraUltimo
2016
Abstract
Il lavoro focalizza l’attenzione sul rapporto tra lo scambio intergenerazionale e la posizione attiva degli anziani a partire dall’ipotesi che possa esserci un’associazione non casuale tra questi due elementi, soprattutto quando l’impegno attivo assume una chiara e rilevante caratteristica prosociale, come nel caso del volontariato. La ricerca, di orientamento clinico-sociale e di natura qualitativa, ha indagato i seguenti ambiti: la generatività familiare, l’esperienza di impegno o di disimpegno degli anziani e, infine, il loro stato di benessere. Hanno partecipato alla ricerca 20 anziani impegnati in attività di volontariato e 16 anziani non impegnati. Lo strumento utilizzato è l’Intervista Clinica Generazionale di Tamanza e Cigoli. I risultati mostrano come in entrambi i gruppi di partecipanti la forma di generatività più diffusa sia quella funzionale, anche se quella fertile “pura” è più diffusa tra i volontari. A questa forma familiare si associano motivazioni sociali o valoriali al volontariato, mentre le forme di generatività meno funzionali sembrano essere sorrette soprattutto da motivazioni autocentrate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.