l presente contributo vuole avviare una riflessione sul tema dell’istruzione dei giovani e della formazione del capitale umano per l’Africa. Diremo subito che il nostro articolo è una porzione di un discorso più ampio che tocca almeno tre punti topici: lo sviluppo umano da cui deriva la cooperazione allo sviluppo; l’istruzione e l’educazione nei paesi in trasformazione; la diffusione della conoscenza attraverso le ICT( Information Communication Technology ) e correlati. Sono tre pilastri strettamente interconnessi tra loro, su cui è possibile costruire un sistema di elearning per l’Africa e in Africa. Si tenterà di superare il limite di poche pagine per un discorso ampio riferendo di esperienze africane in corso animate da personaggi straordinari, raccontando della cocciuta volontà di alcuni formatori e ricercatori nell’aprire piste nuove per diffondere l’accesso alla conoscenza nelle parti del mondo “sottosviluppate“, delineando infine alcuni progetti realistici, fattibili, che attendono solo il coraggio di qualche illuminato finanziatore. Proprio per restare aderenti alla realtà ed evitare scorciatoie già viste in altri campi di intervento, e che appartengono alla famiglia “i goals del millennio“, ci permettiamo di avvicinarci al tema dell’e-learning in Africa dopo aver analizzato lo stato dell’arte della Cooperazione Internazionale allo sviluppo e dopo aver attinto ai contributi che derivano da coloro che hanno lavorato per capire come si alimenta e diffonde l’educazione in Africa. Solo in un secondo momento tenteremo qualche analisi di tipo progettuale. Il nostro discorso si compone dunque delle 3 parti di seguito elencate: 1. La cooperazione allo sviluppo: luci e ombre (a cura di Gerolamo Spreafico) 2. Lo stato dell’arte della promozione di ICT (a cura di Magda Pischetola) 3. Alcune piste di lavoro ( a cura di Gerolamo Spreafico e Magda Pischetola ) Nella prima parte di questo articolo tratteremo i primi tre paragrafi e accenneremo brevemente alle possibili indicazioni di lavoro per il futuro, sperando di destare nel lettore la curiosità di seguirci in una seconda parte – che sarà pubblicata sul prossimo numero di Igel – dedicata a una proposta progettuale più dettagliata e alla sua fattibilità.
Pischetola, M., Spreafico, G., E-learning in Africa: una proposta di metodo, <<iGel - Il Giornale dell'E-Learning>>, 2008; anno 2, num. 5. (Dicembre): 10-21 [http://hdl.handle.net/10807/79223]
E-learning in Africa: una proposta di metodo
Pischetola, Magda;Spreafico, Gerolamo
2008
Abstract
l presente contributo vuole avviare una riflessione sul tema dell’istruzione dei giovani e della formazione del capitale umano per l’Africa. Diremo subito che il nostro articolo è una porzione di un discorso più ampio che tocca almeno tre punti topici: lo sviluppo umano da cui deriva la cooperazione allo sviluppo; l’istruzione e l’educazione nei paesi in trasformazione; la diffusione della conoscenza attraverso le ICT( Information Communication Technology ) e correlati. Sono tre pilastri strettamente interconnessi tra loro, su cui è possibile costruire un sistema di elearning per l’Africa e in Africa. Si tenterà di superare il limite di poche pagine per un discorso ampio riferendo di esperienze africane in corso animate da personaggi straordinari, raccontando della cocciuta volontà di alcuni formatori e ricercatori nell’aprire piste nuove per diffondere l’accesso alla conoscenza nelle parti del mondo “sottosviluppate“, delineando infine alcuni progetti realistici, fattibili, che attendono solo il coraggio di qualche illuminato finanziatore. Proprio per restare aderenti alla realtà ed evitare scorciatoie già viste in altri campi di intervento, e che appartengono alla famiglia “i goals del millennio“, ci permettiamo di avvicinarci al tema dell’e-learning in Africa dopo aver analizzato lo stato dell’arte della Cooperazione Internazionale allo sviluppo e dopo aver attinto ai contributi che derivano da coloro che hanno lavorato per capire come si alimenta e diffonde l’educazione in Africa. Solo in un secondo momento tenteremo qualche analisi di tipo progettuale. Il nostro discorso si compone dunque delle 3 parti di seguito elencate: 1. La cooperazione allo sviluppo: luci e ombre (a cura di Gerolamo Spreafico) 2. Lo stato dell’arte della promozione di ICT (a cura di Magda Pischetola) 3. Alcune piste di lavoro ( a cura di Gerolamo Spreafico e Magda Pischetola ) Nella prima parte di questo articolo tratteremo i primi tre paragrafi e accenneremo brevemente alle possibili indicazioni di lavoro per il futuro, sperando di destare nel lettore la curiosità di seguirci in una seconda parte – che sarà pubblicata sul prossimo numero di Igel – dedicata a una proposta progettuale più dettagliata e alla sua fattibilità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.