Nell'ambito dell'indagine Rapporto Giovani il presente contributo si sofferma sull'esperienza scolastica dei giovani, sul benessere percepito e sui fattori rilevanti rispetto agli abbandoni, alla scelta della secondaria superiore e dell'università. I dati restituiscono una gamma di esperienze scolastiche nella quale prevalgono moderatamente i toni positivi, pur non mancando criticità, note problematiche e ancora troppi incidenti di percorso. In un sistema formativo come quello italiano scarsamente integrato con il mercato del lavoro, i giovani considerano la scuola soprattutto per il suo valore intrinseco. Nelle rappresentazioni sono posti in primo piano la motivazione personale, il rendimento e le relazioni all’interno del contesto scolastico come volàno fondamentale, in positivo e in negativo, della loro carriera formativa. Solo quando queste dimensioni sono vissute come problematiche, il fascino di un impiego scarsamente qualificato si fa sentire e l’abbandono anticipato degli studi diventa un’opzione percorribile, soprattutto nelle aree dove c’è più offerta e nelle famiglie con un ethos meno improntato ai valori dell’istruzione.
Triani, P., Mesa, D., Promossa ma potrebbe fare di più. La scuola come istituzione formativa e come ambiente educativo secondo i giovani, in Alfieri, S., Balduzzi, P., Bichi, R., Introini, F., Marta, E., Marzana, D., Mesa, D., Pais, I., Pasqualini, C., Pozzi, M., Rosina, A., Sironi, E., Triani, P., La condizione giovanile in Italia. Rapporto giovani 2016, Società editrice il Mulino spa, Bologna 2016: 23-52 [http://hdl.handle.net/10807/77649]
Promossa ma potrebbe fare di più. La scuola come istituzione formativa e come ambiente educativo secondo i giovani
Triani, PierpaoloPrimo
;Mesa, DiegoSecondo
2016
Abstract
Nell'ambito dell'indagine Rapporto Giovani il presente contributo si sofferma sull'esperienza scolastica dei giovani, sul benessere percepito e sui fattori rilevanti rispetto agli abbandoni, alla scelta della secondaria superiore e dell'università. I dati restituiscono una gamma di esperienze scolastiche nella quale prevalgono moderatamente i toni positivi, pur non mancando criticità, note problematiche e ancora troppi incidenti di percorso. In un sistema formativo come quello italiano scarsamente integrato con il mercato del lavoro, i giovani considerano la scuola soprattutto per il suo valore intrinseco. Nelle rappresentazioni sono posti in primo piano la motivazione personale, il rendimento e le relazioni all’interno del contesto scolastico come volàno fondamentale, in positivo e in negativo, della loro carriera formativa. Solo quando queste dimensioni sono vissute come problematiche, il fascino di un impiego scarsamente qualificato si fa sentire e l’abbandono anticipato degli studi diventa un’opzione percorribile, soprattutto nelle aree dove c’è più offerta e nelle famiglie con un ethos meno improntato ai valori dell’istruzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.